Zogno, galleria «low cost» e bloccata
Le altre costano anche tre volte tanto

La variante di Zogno, il cui cantiere è bloccato e del quale sembra allontanarsi la ripartenza, è tra le meno care d’Italia.

Insomma un’opera «low cost». Basta farsi un giro «virtuale» tra le gallerie del Nord Italia - dalla Liguria alla Valle d’Aosta, passando ad esempio dalla provincia di Sondrio -, cercando online il «listino prezzi», per scoprirlo.

Se l’infrastruttura brembana arrivasse al termine con gli attuali preventivi, costerebbe 14 milioni di euro al chilometro. Il calcolo si basa sui 44 milioni di euro con cui l’appalto è stato aggiudicato alla società Itinera, sommati ai 23,8 di extracosti per gli intoppi idrogeologici durante gli scavi e per il secondo lotto di impianti.

Il risparmio, però, in questo caso non è per forza positivo. Uno, appunto, perché non si sa con certezza come e quando l’opera ripartirà (si profila pure una nuova impennata da 23,8 a 32 milioni in più, con un +72% sull’appalto). Due, perché dando uno sguardo vicino a noi, le infrastrutture con caratteristiche simili (varianti in galleria realizzate in zone montane), al chilometro costano almeno il doppio. Anzi, la media è tra i 30 e i 50 milioni al chilometro.

L’ex presidente della Provincia, Ettore Pirovano, spiega che i tecnici dovevano accorgersi dei costi. E aggiunge: «Sarebbe stato criminale partire sapendo che non l’avremmo finita».

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