Italcementi si riorganizza 
Rezzato, s'investono 150 milioni

«Il mercato italiano del cemento continua ad essere caratterizzato da una sovracapacità produttiva rispetto a una domanda che si è allineata ai livelli degli anni Sessanta». Lo affermano i vertici di Italcementi nell'assemblea che dovrà ratificare il bilancio 2012.

«Il mercato italiano del cemento continua ad essere caratterizzato da una sovracapacità produttiva rispetto a una domanda che si è allineata ai livelli della fine degli anni Sessanta». Lo affermano i vertici di Italcementi in una lettera agli stake holder distribuita in avvio dell'assemblea del gruppo che dovrà ratificare il bilancio 2012.

«L'anno scorso le aspettative di un'inversione della tendenza negativa che aveva caratterizzato il settore delle costruzioni a partire dal 2008 - affermano il presidente di Italcementi, Giampiero Pesenti, e il figlio Carlo, consigliere delegato - si sono allontanate a causa dell'aggravarsi dello scenario congiunturale, soprattutto in Europa, in alcuni fasi entrato in una fase di recessione, spostando l'attesa di segnali concreti di ripresa sono nel prossimo futuro».

«A fronte di questa nuova realtà, che si prevede non possa più tornare agli elevati livelli pre-crisi», da Italcementi «è stato avviato un intervento con l'obiettivo di razionalizzare l'apparato industriale e distributivo nazionale, senza per questo ridurre le quote di mercato: il gruppo con il rigoroso controllo della gestione finanziaria continuerà una politica di mantenimento dell'indebitamento netto entro i prudenziali limiti che da sempre caratterizzano il profilo della società. Il 2013 - prosegue la lettera dei vertici agli azionisti - inaugura la completa integrazione nella relazione finanziaria annuale della relazione sulla sostenibilità e le strategie e le azioni intraprese quest'anno, pur a fronte di una volatilità che contraddistingue l'evoluzione dello scenario macroeconomico mondiale, determineranno per il gruppo nuove sfide e un impegno ancora maggiore affinchè la nostra attività possa generare valore condiviso per tutti gli stake-holders», concludono Giampiero e Carlo Pesenti.

«Prevediamo oltre 110 milioni di efficienze, in gran parte in Italia, dove gli stabilimenti saranno ridotti da 17 a 8 unità Continuiamo con il piano, anzi stiamo aumentando rispetto agli obiettivi che ci eravamo preposti». È quanto ha affermato il direttore generale del gruppo Italcementi, Giovanni Battista Ferrario, nel corso dell'assemblea degli azionisti del gruppo cementiero, spiegando che la società per il 2013 punta soprattutto sulle performances dei paesi emergenti, come Tailandia, India, Marocco, mentre le attività negli Usa registrano una partenza «buona» nel 2013 sia a livello di volumi che a livello di prezzi.

Il gruppo Italcementi prevede di investire fino a 150 milioni di euro nello stabilimento di Rezzato in provincia di Brescia. Lo ha sottolineato Carlo Pesenti, consigliere delegato di Italcementi, nel corso dell'assemblea degli azionisti: «Rezzato per noi è una pietra miliare, faremo impianti nuovi e sofisticati, con investimenti ridotti fino a 150 milioni. L'impatto sul mol - ha precisato Pesenti - è stimato in circa 30 milioni all'anno a regime». Il consigliere delegato ha ribadito che il gruppo in Italia punta sullo sviluppo dei siti di Rezzato e Calusco considerati «stabilimenti chiave» per Italcementi.

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