Ristoratori Ascom
Confermata Frosio

Petronilla Frosio guida per il secondo mandato il Gruppo dei ristoratori di Ascom. E' titolare del ristorante Posta di S. Omobono, esponente di una famiglia di ristoratori, che da qualche anno si è affacciata al settore ricettivo con un albergo in città.

Petronilla Frosio guida per il secondo mandato il Gruppo dei ristoratori di Ascom. Titolare del ristorante Posta di Sant'Omobono Terme, esponente di una longeva e blasonata famiglia di ristoratori (i fratelli Paolo e Camillo gestiscono lo stellato Frosio ad Almè), da qualche anno si è affacciata al settore ricettivo con un albergo a quattro stelle in via San Lazzaro in città.

Alla vicepresidenza del Gruppo è stato riconfermato Roberto Gambirasio, del Ristorante Cadei di Villongo. In consiglio sono presenti: Federico Bruno de La Caprese di Mozzo (riconfermato), Cristin Iuliano del Ristorante I sapori di terra e mare di Bergamo (neo eletto), Diego Pavesi dell'Albergo della Torre di Trescore Balneario (riconfermato), Luigi Pesenti dell'Osteria Gigianca di Bergamo (neo eletto), Paolo Scanzi dell'Albergo Centrale di San Pellegrino Terme (riconfermato), Romina Bolognini della Trattoria Bolognini di Mapello (riconfermato), Pierangelo Cornaro del Colleoni e dell'Angelo di Bergamo Alta (riconfermato), Mario Ballini del ristorante Tre Erre di Caravaggio (riconfermato), Darwin Foglieni del Giopì e Margì di Bergamo (riconfermato), Massimo Moioli dell'Albergo Ristorante Cavour di Bottanuco (riconfermato), Federico Coria dell'Antico Ristorante del Moro di Bergamo (riconfermato), Roberto Proto del Saraceno di Cavernago (riconfermato) e Roberto Tagliafierro del Ristorante Pizzeria all'Ancora di Bergamo.

«Il periodo è difficile - afferma Frosio –, nonostante questo il numero dei ristoranti in provincia di Bergamo è aumentato del 2%, in un anno. L incremento è spiegato dal fatto che chi apre crede che questa sia una professione facile e immediata. Ma non è così. Per ciò durante il prossimo mandato cercheremo di avvicinarci di più ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere, stringendo collaborazioni con le scuole alberghiere e gli istituti professionali per istaurare un rapporto stretto tra scuola, formazione ed esperienza lavorativa. L'altro impegno che vorremmo assumerci è quello di agire per tentare di diminuire la burocrazia che attanaglia anche le nostre imprese e che toglie tempo al lavoro vero e proprio e allo stare in cucina». Nella nostra provincia sono presenti 1056 tra ristoranti, trattorie e pizzerie, un settore che ha visto un incremento del 2% nell'ultimo anno e del 3,1% negli ultimi 4 anni.

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