Allarme cinghiali sulla Maresana
A Ranica e Sorisole campi devastati

I titolari delle aziende colpite chiedono soluzioni. La polizia provinciale: «Servono abbattimenti mirati, ma è vietato usare volontari e da soli non ce la facciamo».

La popolazione di cinghiali in Maresana è aumentata notevolmente negli ultimi anni e, se al momento i danni causati dalle loro incursioni in aziende e giardini privati sono ancora circoscritti, in futuro la loro presenza potrebbe causare seri problemi. I primi a lanciare l’allarme sono proprio i titolari delle imprese che hanno la loro sede sul colle, come Rita Sala, proprietaria dell’omonima azienda agricola situata sul colle di Ranica: «La nostra realtà conta venticinque bovini e abbiamo un prato da dove ricaviamo il fieno da poter utilizzare per nutrire i capi. A causa dell’invasione dei cinghiali che negli ultimi anni hanno occupato i nostri colli, non mi è più possibile produrlo per lo stato di devastazione in cui riversano i nostri prati. Bisogna assolutamente trovare una soluzione per fermare questa invasione».

Problemi simili sono stati riscontrati anche dall’azienda vinicola Cascina del Bosco, come spiega Mauro Mazzoleni: «I danni causati dai cinghiali sono seri. Muovono la terra nei dintorni della gamba della vite, rovinano l’interfila e distruggono l’erba che svolge un’azione fondamentale nell’evitarne l’erosione durante le piogge insistenti e improvvise degli ultimi anni».

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