Neve e disagi, appello di 54 sindaci
«Basta blackout, servono interventi»

Lettera al prefetto: il 28 dicembre, 20 mila persone rimaste senza energia elettrica dopo la nevicata. Casati: interventi attesi da anni, non si può parlare di digitalizzazione se nelle case e aziende non arriva la corrente.

Il 28 dicembre, giorno dell’ultima grande nevicata, in provincia di Bergamo almeno 20 mila persone sono rimaste al buio, senza corrente elettrica e senza la possibilità di far funzionare neppure gli impianti di riscaldamento. Computer e televisori spenti, cene a lume di candela, ma con poco romanticismo e molto nervosismo. A Scanzorosciate un episodio analogo era già accaduto a fine 2019 e il sindaco Davide Casati allora aveva preso carta e penna per sollecitare un intervento risolutivo da parte di E-Distribuzione (la società del gruppo Enel che si occupa della manutenzione delle linee di trasmissione) e Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente). «Visto che queste due società finora non hanno risposto – sottolinea lo stesso Casati – questa volta ho deciso di scrivere una lettera al Prefetto di Bergamo, Enrico Ricci, per chiedere un incontro durante il quale esporgli le problematiche riscontrate la scorsa settimana, quando la neve ha messo in crisi le linee elettriche del mio comune e di molte altre realtà della nostra provincia».

Alzano Lombardo e Parzanica, Nembro e Cortenuova, Cenate Sopra e Ponteranica, Cologno al Serio e Premolo, sono solo alcuni dei paesi in cui sono stati registrati disagi, ma al tema sono sensibili tutti gli amministratori locali, tanto che la lettera di Casati è stata sottoscritta da altri 53 sindaci; insieme, auspicano un intervento del prefetto per sollecitare il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero per lo sviluppo economico in modo che siano programmati ed eseguiti al più presto i lavori di potenziamento della rete elettrica.

«I disagi arrecati a migliaia di cittadini per l’interruzione di fornitura dell’energia elettrica iniziano a diventare un serio problema - si legge nella lettera - non possiamo parlare di digitalizzazione, telelavoro, telemedicina e banda larga se nelle abitazioni e nelle aziende non arriva l’energia elettrica. Purtroppo è alcuni anni che in alcuni comuni bergamaschi l’interruzione di fornitura di energia elettrica è una costante. A ciò si aggiunga che da diversi mesi si verificano costanti cali di tensione che danneggiano in modo irreparabile le attrezzature collegate alla rete, causando danni economici ad aziende e famiglie».

Adesione trasversale

«L’adesione ampia e trasversale alla richiesta di un incontro con il prefetto - sottolinea lo stesso Casati - dimostra quanto sia effettivamente prioritario affrontare la questione della funzionalità della rete elettrica nella nostra provincia. Non è possibile rimandare ulteriormente gli interventi necessari, che sono essenzialmente di ammodernamento delle cabine e messa in sicurezza degli impianti, per evitare che ad ogni evento atmosferico avverso corrispondano periodi di blackout dovuti a rami o piante che si abbattono sui tralicci». I sindaci inoltre chiedono a E-Distribuzione una comunicazione più snella e più efficace: non sapendo il motivo dei blackout, non sanno neppure cosa rispondere alle centinaia di telefonate, messaggi, post dei loro concittadini.

La lettera è stata spedita lo scorso 31 dicembre. «L’auspicio – conclude il sindaco Casati – è quello di poter incontrare quanto prima il prefetto e concordare con lui azioni ed interventi al fine di risolvere i problemi della rete elettrica e garantire ai cittadini l’erogazione di energia senza interruzioni e imprevisti».

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