Omicidio di Seriate: coltello dai Ris
E casa del figlio nuovamente perquisita

La scorsa settimana avevano interrogato, di nuovo, lui e la moglie. E lunedì 10 ottobre i carabinieri del nucleo investigativo di Bergamo si sono presentati, di nuovo, a casa sua.

Per l’ennesima volta è stata infatti perquisita, su disposizione dell’autorità giudiziaria, la villetta a schiera di Paolo Tizzani e sua moglie Elena Foresti, in piazza Madonna delle nevi a Seriate: è la casa dove, dal 27 agosto scorso - il giorno dopo l’omicidio di Gianna Del Gaudio, l’ex prof di 68 anni sgozzata in cucina - si è trasferito a vivere anche suo marito Antonio Tizzani, ex ferroviere, 68 anni, unico indagato, ma a piede libero, nell’inchiesta sulla morte della moglie.

Ieri i carabinieri avrebbero trovato elementi ritenuti «interessanti» ai fini dell’inchiesta e alla ricostruzione del delitto: sui dettagli, però, vige il massimo riserbo. Nella stessa abitazione i carabinieri, in una precedente perquisizione, avevano rinvenuto un coltello a serramanico con una lama di poco più di dieci centimetri, che sarebbe compatibile con la ferita alla gola che ha tolto la vita all’ex insegnante.

Una certezza sull’arma da taglio si avrà nei prossimi giorni: martedì 11, infatti, il coltello sequestrato a Tizzani sarà analizzato per la prima volta nei laboratori dei carabineri del Reparto investigazioni scientifiche dell’Arma, i Ris di Parma. Alle analisi parteciperà anche il genetista Giorgio Portera, in qualità di perito di parte di Tizzani.

Secondo alcune testimonianze nella coppia non correva buon sangue. In particolare, una testimone ha raccontato, durante un’intervista televisiva - nella quale ha mantenuto l’anonimato - rilasciata a «Pomeriggio Cinque» di aver visto in un’occasione Antonio Tizzani prendere per i capelli la moglie Gianna Del Gaudio durante un violento litigio.

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