Seriate, il caso dell’algerino espulso
«Contatti con I’Isis e pronto all’azione»

Aveva contatti diretti con i terroristi dell’Isis e sarebbe stato «pronto all’azione». Ma su che genere di azione vige il massimo riserbo: di sicuro sarebbe stato un atto che avrebbe messo a repentaglio la sicurezza nazionale.

Per questo un quarantenne di origine algerina, regolare in Italia da una decina d’anni e da tre e mezzo residente a Seriate con la moglie italiana, è stato espulso con un provvedimento firmato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano in persona. A notificare la disposizione e ad accompagnare il nordafricano a Fiumicino, dov’è stato fatto imbarcare, lunedì pomeriggio, su un volo per l’Algeria, sono stati gli uomini della digos della questura di Bergamo, coadiuvati dai loro colleghi di Brescia e dalla Direzione distrettuale antimafia sempre di Brescia,che ha competenza sui reati legati al terrorismo. Lunedì mattina i poliziotti della questura – con le unità cinofile – si sono presentati a casa di Redouane, un appartamento al primo piano di un complesso residenziale a Paderno di Seriate, al 12 di via degli Alpini. L’espulsione è la prima nella Bergamasca, ma è la numero 123 a livello nazionale a partire dal 2015 e la cinquantasettesima dall’inizio dell’anno. E probabilmente non sarà l’ultima. Tutti i dettagli su L’Eco di Bergamo in edicola il 12 ottobre.

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