Dalle origini della vita alla cellula artificiale

Un viaggio dalle origini della vita, ai meccanismi delle cellule, fino alla vita artificiale, senza mai dimenticare Darwin: l’evoluzione infatti è il filo conduttore del libro “50 grandi idee di biologia” del biologo francese JV Chamary (edizioni Dedalo; 208 pagine; 18 euro). A partire dalla nascita della vita, avvenuta probabilmente nelle sorgenti idrotermali, il libro descrive fenomeni biologici di complessità crescente in un percorso che va dal Dna, alle cellule, agli organismi multicellulari complessi, tra i quali l’uomo, fino alle popolazioni e alla loro interazione con l’ambiente.

“Gli esseri viventi, scrive l’autore, formano un’unica grande famiglia e ognuno di noi non è che una foglia dell’albero della vita incredibilmente vasto. Siamo cugini delle scimmie e tra i nostri antenati più lontani troviamo di tutto, dai batteri agli uccelli”. Ogni organismo, prosegue, discende dagli stessi antenati ma nonostante l’origine comune oggi regna la diversità, perché nel corso del tempo ogni popolazione può cambiare. La discendenza con modificazioni, come la chiamava Darwin, costituisce uno dei pilastri della teoria dell’evoluzione e ha come simbolo l’albero della vita. In questo albero, le linee che raggiungono la parte più esterna del fogliame conducono a gruppi viventi, le altre corrispondono alle specie estinte.

All'estinzione e i suoi meccanismi è dedicato uno dei capitoli finali del libro, nel quale il biologo avverte che è in corso una sesta estinzione di massa, che sta facendo sparire molte specie, a causa delle attività dell’uomo.

Tuttavia, grazie alla scienza potrebbe nascere un nuovo fenomeno chiamato ‘de-estinzione’: cioè attraverso le tecniche di clonazione, a partire dal Dna di specie estinte, alcuni animali che oggi non esistono più, potrebbero ritornare, come i mammut.
Il libro si chiude con le tecniche per riscrivere il Dna e con gli esperimenti per creare la vita artificiale, a partire da quelli del genetista americano Craig Venter, e apre così una porta sul futuro della biologia e della vita stessa.

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