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Domeniche a km0, alla scoperta della Bassa Bergamasca e dei suoi prodotti

Articolo. Un mercato agricolo a km0, tutte le domeniche fino a dicembre. Il progetto è del Distretto dei Castelli e Fontanili della Bassa e attiva dieci comuni per incentivare la frequentazione dei centri storici e la conoscenza dei prodotti del territorio. Una missione di ampio respiro, che comprende la mobilità sostenibile, la sinergia con gli eventi del paese e la crescita economica della comunità

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Il colore della frutta, il sapore del formaggio e il profumo del vino sono solo alcuni dei piaceri presenti nei mercati agricoli che i comuni della Bassa hanno ospitato a partire da marzo e continueranno ad ospitare con cadenza periodica nei prossimi mesi. Il calendario degli appuntamenti è stato organizzato in modo che i mercati coincidano con gli eventi del paese. Il risultato, quindi, è una serie di domeniche da non perdere, ricche di convivialità, di salute e di benefici che non si limitano alla persona, ma che migliorano l’intera comunità.

La missione del Distretto dei Castelli e Fontanili della Bassa è stata fin dall’inizio quella di creare uno scambio attivo tra le realtà di commercio, turismo e agricoltura del territorio, al fine di valorizzare le eccellenze e i punti di forza dei dieci comuni che ne fanno parte. Il Distretto ha collaborato con gli enti del territorio, come le associazioni locali dei commercianti, tra cui Le Botteghe di Cologno al Serio e 24059 di Urgnano, Ascom, Confesercenti e le imprese agricole, con il supporto di TradeLab, società che supporta le imprese nel loro sviluppo facendo attenzione alle esigenze della cittadinanza.

Il progetto, dunque, auspica la promozione della cultura del cibo e dei prodotti a km0 e una maggiore interazione tra produttore e consumatore, incrementando la frequentazione dei centri storici e favorendo la mobilità lenta e sostenibile. Nella cornice di un anno completamente dedicato alla cultura, il desiderio è che il territorio venga valorizzato in tutti i suoi aspetti, dal paesaggio all’offerta produttiva, dalla riqualificazione al miglioramento dell’accessibilità urbana, con specifici progetti di piste ciclabili e pedonali, attuabili con i contributi ottenuti dal Bando dedicato ai Distretti del Commercio emanato da Regione Lombardia.

Le date del mercato agricolo

Tutti gli appuntamenti nei dieci comuni del Distretto avvengono in concomitanza con altre tipologie di eventi, come sagre, feste religiose e civili. In questo modo la sinergia tra più eventi crea un clima di giovialità, arricchito dalle molte attività a cui dedicarsi.

Le prossime tappe in programma saranno: Cologno al Serio e Urgnano il 1° ottobre; Morengo il 22 ottobre; Cologno il 5 novembre; Fornovo San Giovanni il 12 novembre; Urgnano il 3 dicembre; Cologno il 10 dicembre e Bariano il 17 dicembre. Le date aggiornate sono disponibili sul sito.

Non solo un mercato a chilometro zero

«Il progetto del Distretto dei Castelli e Fontanili della Bassa non si limita alla promozione della cultura del cibo e delle produzioni locali a chilometro zero, ma ha come obiettivo la sostenibilità di tutto il territorio. Le linee di intervento mirano ad essere quattro: la valorizzazione delle eccellenze locali, l’incremento della mobilità sostenibile e dei servizi, la riqualificazione urbana e il miglioramento dell’accessibilità» dice Viviana Arcangeli, manager del Distretto.

Il fulcro della strategia adottata è la creazione di un futuro sostenibile. L’idea è stata tracciata a partire dal Bando dedicato ai Distretti del Commercio. Dopo aver raggiunto un’ottima posizione in graduatoria, il progetto ha ottenuto un contributo da parte della Regione Lombardia e i fondi saranno indirizzati alle imprese commerciali, ai progetti del Distretto e alla realizzazione del mercato agricolo.

Non solo un mercato agricolo a chilometro zero, in realtà, ma una linea operativa di più ampio respiro in cui, oltre alla valorizzazione dell’ambiente, si punta alla sensibilizzazione dei cittadini. La sostenibilità ambientale poggia infatti le sue fondamenta sulla consapevolezza civile e questa missione si concretizza con i progetti rivolti ai più giovani. Viviana Arcangeli continua: «sono già state coinvolte le nuove generazioni attraverso proposte con le scuole. I ragazzi sono uno slancio per richiamare i grandi, che fanno più fatica a cambiare». Le visite nelle aziende e il racconto delle attività produttive sono progetti che il Distretto vuole portare nelle scuole.

Gli obiettivi del progetto non si concludono qui. Infatti, il calendario coinvolge tutti i comuni del Distretto, come già detto dieci in totale, creando una continuità tra un appuntamento e l’altro. La periodicità degli eventi permetterà a chi non può partecipare al mercato nel proprio comune di visitare quello successivo. Oltre alla possibilità di scoprire nuovi produttori, questa diventa l’occasione per reinterpretare il territorio. I comuni si trasformano in un unico luogo, in cui si può costruire un legame virtuoso tra produttore, negoziante e pubblico.

I benefici del chilometro zero

I prodotti a chilometro zero, ovvero quelli provenienti da una produzione locale e venduti senza intermediazioni, stanno ottenendo sempre più successo negli ultimi anni. Questo non solo è dovuto alla crescente attenzione dei consumatori verso l’ambiente e la sostenibilità, ma anche ai numerosi benefici che derivano dal loro consumo. Innanzitutto, essi favoriscono l’economia locale: «Acquistando direttamente dai produttori della propria zona si genera un circolo virtuoso – spiega Arcangeli – in cui le imprese locali diventano più fruttuose e l’intero ambiente si arricchisce. Con questo aumenteranno le occupazioni e i futuri cittadini troveranno lavoro con maggiore facilità».

Inoltre, i produttori locali risentono della difficoltà di raggiungere un pubblico ampio. Il mezzo più efficace per accrescerne la notorietà sarebbe l’inserimento dei prodotti a chilometro zero nei supermercati. Attualmente non è possibile compiere questo passo poiché il costo delle produzioni è elevato e la quantità limitata, ma una maggior richiesta del consumatore potrebbe cambiare questa condizione, attirando l’interesse delle grandi distribuzioni.

Viviana racconta che tutti i prodotti presenti nei mercati agricoli sono stati selezionati: «Siamo partiti facendo un censimento dei produttori locali per controllare che rispettassero un criterio di qualità oltre che di vicinanza. Il territorio che comprende i dieci comuni del Distretto è molto ricco e questo ci ha permesso di raccogliere una gamma di prodotti davvero varia: miele, vini, formaggi e molto altro, in grado di soddisfare le esigenze dei consumatori».

Infatti, un ultimo beneficio dei mercati agricoli è la freschezza degli alimenti. Senza lo stress del trasporto i prodotti conservano intatte le proprietà nutrizionali e il sapore originale, così che il consumatore possa godere di prodotti salutari contribuendo alla tutela della biodiversità. È il momento di tornare a comprendere gli enormi benefici che i prodotti di qualità generano al nostro corpo. Un benessere a tutto tondo, che oltre ad essere un modo per prenderci cura di noi stessi, aiuta la comunità e soprattutto il futuro.

L’invito per la partecipazione ai mercati è aperto a tutto il pubblico e l’iscrizione all’iniziativa è ancora aperta a nuovi produttori agricoli. Tutte le informazioni per l’accesso e l’iscrizione sono reperibili sul sito o su richiesta tramite la mail [email protected].

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