Effort sharing, ecco le quote di emissione per l’Italia

Quotidiano Energia - La Commissione europea ha adottato la decisione di esecuzione che indica le assegnazioni annuali di emissioni non Ets per gli Stati membri per il 2023, 2024 e 2025 nell’ambito del nuovo regolamento effort sharing, che per l’Italia prevede un aumento della riduzione al 2030 dal 33% precedentemente previsto al 43,7%.

La decisione (disponibile in allegato) fissa le quote annuali di emissione per il 2023, 2024 e 2025. Per l’Italia si tratta rispettivamente di 259.438.502, 250.077.347 e 240.716.193 tonnellate equivalenti CO2 (nel 2022 le emissioni non Ets sono ammontate a 268.765.611 ton CO2eq).

A livello Ue, il nuovo regolamento effort sharing ha innalzato dal 30 al 40% l’obiettivo di riduzione delle emissioni al 2030 rispetto al 2005.

I risultati raggiunti finora dall’Unione con l’effort sharing, nota la Commissione, sono stati positivi, con una riduzione delle emissioni non Ets del 16,3% nel 2020, ben oltre l’obiettivo previsto del 10%.

Proprio le emissioni non Ets (vale a dire dei settori come trasporti, civile, agricoltura, rifiuti e Pmi) sono tuttavia per l’Italia uno dei principali problemi, come sottolineato dal Governo nella sintesi della proposta di aggiornamento del Piano energia clima trasmessa il 30 giugno dal Mase a Bruxelles.

Il percorso di decarbonizzazione al 2030, si legge nel documento Mase, richiederà “uno sforzo estremo, in particolar modo per quanto attiene la riduzione dei consumi e delle emissioni nei settori legati agli impegni dell’effort sharing”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA