I buchi neri divorano i pasti a strappi, in modo diverso dal previsto VIDEO



Nonostante le conoscenze di quel che avviene nell’universo siano migliorate sempre più i misteri sono ancora moltissimi e uno di questi è relativo a quel che avviene nei pressi dei grandi buchi neri, oggetti lontani, piccoli e per definizione impossibili da osservare in quanto neanche la luce può sfuggire al loro enorme campo gravitazionale. Sfruttando l’enorme potenza di calcolo di uno dei più grandi supercomputer del pianeta, il Summit che si trova nei Laboratori Nazionali di Oak Ridge, i ricercatori sono riusciti a realizzare la più dettagliata simulazione di quel che forse avviene ai gas che cadono all’interno di un buco nero supermassiccio, come quello che si trova al centro della nostra galassia.

Si tratta di dinamiche molto complesse perché la rotazione del buco nero è in grado di distorcere lo stesso spazio-tempo che viene ‘trascinato’ dalla rotazione dello stesso buco nero. Secondo i modelli standard i gas cadono nel buco nero in modo piuttosto lineare ma la nuova simulazione indica che i gas invece verrebbero ‘strappati’ in modo caotico creando anelli distinti. I singoli anelli cadrebbero all’interno del buco nero in modo molto veloce, pochi giorni o mesi, contro le centinaia di anni previsti dai modelli standard, a intervalli regolari. La nuova simulazione, dunque, stravolge alcune delle ipotesi fatte finora ma avrebbe il merito di dare spiegazione a molte anomalie osservate nel cielo, prima tra tutte le emissioni delle quasar, misteriosi oggetti che rilasciano enormi quantità di radiazioni in modo più o meno ciclico e per brevi periodi. Secondo molti le quasar sarebbero proprio buchi neri nel momento dei ‘pasti’ e la simulazione darebbe supporto a questa ipotesi.

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