Microrganismi sulla scena del crimine svelano l'ora del decesso

Scoperte circa 20 specie di microrganismi che sulla scena del crimine permettono di ricostruire in modo preciso l'orario del decesso della vittima: sono funghi e batteri che compaiono sul cadavere e lo decompongono con tempistiche ben definite , indipendentemente da fattori ambientali come il tipo di terreno o il clima. Lo dimostra uno studio americano finanziato dall'Istituto Nazionale di Giustizia (Nij) degli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Nature Microbiology.

I ricercatori, coordinati da Jessica Metcalf della Colorado State University, hanno monitorato il processo di decomposizione di 36 cadaveri donati alla scienza e collocati in tre diverse strutture di antropologia forense in Colorado, Tennessee e Texas. Lo studio è stato condotto all'aperto in condizioni ambientali e climatiche differenti, nelle quattro stagioni, prelevando campioni della pelle dei cadaveri e del terreno circostante nei primi 21 giorni post-mortem.

Le analisi molecolari e genomiche hanno permesso di identificare una ventina di microrganismi specializzati nella decomposizione, presenti su tutti e 36 i corpi indipendentemente dal clima o dal tipo di terreno in cui sono stati lasciati. Questi microrganismi sono comparsi con tempistiche ben precise, probabilmente trasportati dagli insetti.

Questi dati, rielaborati con tecniche di apprendimento automatico, hanno permesso di sviluppare un nuovo strumento utile alle scienze forensi , un vero e proprio ' orologio microbiologico ' che permette di stabilire l'ora del decesso .

"Quando si tratta di indagare la scena di morte, ci sono pochissimi tipi di prove fisiche che saranno sicuramente presenti", spiega l'esperto di scienze forensi David Carter della Chaminade University di Honolulu. “Non si sa mai se ci saranno impronte digitali, macchie di sangue o filmati delle telecamere. Ma i microbi saranno sempre lì”.

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