Policlinico San Pietro, seconda conferenza dedicata al pittore Antonio Cifrondi

LA MOSTRA E GLI INCONTRI. L’evento, aperto al pubblico si svolgerà presso il Centro Congressi del Policlinico San Pietro martedì 4 luglio a partire dalle 18 e tratterà il tema: «Antonio Cifrondi e la pittura di genere». La mostra visitabile a Villa Zanchi fino al 30 luglio.

Si terrà oggi, martedì 4 luglio, al Policlinico San Pietro di Ponte San Pietro, struttura del Gruppo San Donato, il secondo e ultimo incontro su Antonio Cifrondi, esponente di spicco della tradizione pittorica lombarda, vissuto tra Seicento e Settecento nelle città di Bergamo e Brescia. L’evento, aperto al pubblico, senza necessità di prenotazione, si svolgerà presso il Centro Congressi del Policlinico San Pietro, a partire dalle ore 18.00 e tratteranno il tema: «Antonio Cifrondi e la pittura di genere».

Il ciclo di conferenze, a cura di Maria Silvia Proni e Rosanna Ferrari, vuole sottolineare l’impegno della mostra Antonio Cifrondi a Villa Zanchi e a Ponte San Pietro «Dove la medicina cura il corpo, l’arte cura l’anima», ospitata fino al 30 luglio nei locali appena rinnovati del Policlinico San Pietro e nata dal desiderio di porre l’arte al servizio di tutti coloro che possono trarne beneficio, rendendo gli asettici ambienti ospedalieri luoghi emotivamente positivi e utili al benessere dei pazienti. Il rapporto arte-medicina diventa centrale nella convinzione che, se la medicina cura il corpo, l’arte può curare l’anima, attraverso la bellezza.

Antonio Cifrondi nacque a Clusone nel 1656 e morì a Brescia nel 1730. L’attività pittorica si svolse a Bergamo e nei paesi limitrofi, dove sono tuttora presenti numerose importanti opere a carattere religioso e storico, eseguite per altolocate committenze. Nei suoi dipinti sono riconoscibili caratteristiche costanti del suo stile, come l’assenza di disegno preparatorio, la grande facilità e velocità di esecuzione e una visione particolare della realtà, filtrata attraverso personalissime intonazioni cromatiche che vanno dai bianchi luminescenti ai rossi incendiari, come ben dimostrano i pochi quadri superstiti dell’imponente ciclo di pitture eseguite per Villa Zanchi a Rosciate. Dal 1712 al 1716 Antonio Cifrondi lavorò per coprire interamente le pareti della Villa con enormi quadri, un’impresa pittorica unica e di cui non resta memoria, se non poche opere superstiti distribuite in collezioni private, tra le quali quelle esposte nel percorso espositivo.

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