Rigenerata la cartilagine grazie a biomateriali e ultrasuoni VIDEO

Al momento, l’unica soluzione per chi è affetto da osteoartrosi è la protesi d’anca o di ginocchio. Per cercare una soluzione meno invasiva ma efficace, i ricercatori guidati da Leonardo Ricotti hanno sviluppato un biomateriale innovativo in grado di incapsulare cellule staminali che derivano dal tessuto adiposo del paziente stesso. Questo biomateriale può essere facilmente iniettato nell’articolazione e contiene nanomateriali sensibili agli ultrasuoni, una tecnologia sicura e non invasiva: quando vengono stimolati, i nanomateriali producono cariche elettriche che fanno sviluppare le staminali in cellule della cartilagine. Lo stesso stimolo, inoltre, riduce notevolmente l’infiammazione, che gioca un ruolo primario nella patologia.
“I risultati ottenuti in questo studio dimostrano l’efficacia di questa tecnica e la sua sicurezza”, commenta Ricotti. “Attualmente sono in corso test preclinici di efficacia, che termineranno nei prossimi mesi, dopodiché punteremo a una sperimentazione su paziente. Questo passaggio richiederà un altro finanziamento, attualmente non disponibile - continua Ricotti - ma che stiamo già cercando. Ci sono tantissime persone affette da questa patologia che ci hanno contattati e che sperano nei risultati di questa ricerca per migliorare la loro qualità della vita”.

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