Sudafrica, divieto di pesca per salvare i pinguini

(ANSA) - CITTÀ DEL CAPO, 04 AGO - Un divieto di pesca della durata di dieci anni nelle zone con presenza di colonie di pinguini africani finalizzata al salvataggio dall'estinzione di questi uccelli è stato annunciato dalla ministra dell'ambiente del Sudafrica, Barbara Creecy, come riporta il sito News24.
Mentre un secolo fa si contavano lungo le coste dell'Africa australe almeno un milione di coppie di questi piccoli pinguini, monogami a vita, attualmente ne esistono solo circa diecimila.
Le principali cause di questo declino sono la competizione tra pescatori e pinguini nella pesca di sardine e acciughe, l'inquinamento, il traffico navale e il degrado dell'habitat di nidificazione, ha ricordato Creecy in una conferenza stampa.
La ministra ha evidenziato che contribuiscono al declino delle colonie anche le malattie e gli eventi meteorologici estremi, come le forti piogge che distruggono i nidi trascinando via i piccoli di pinguino. Creecy ha sottolineato di aver preso la decisione dopo avere esaminato le esigenze dell'industria ittica oltre a quelle della conservazione degli animali. Il divieto di pesca riguarderà sei colonie di pinguini africani, tra cui l'isola con l'allora prigione in cui Nelson Mandela fu rinchiuso durante l'apartheid, Robben Island. Creecy ha sostenuto che i divieti non porteranno a una diminuzione delle quote di pesca, in quanto sono geograficamente delimitati.
Il ministero dell'Ambiente sudafricano ha già attuato un piano di gestione della popolazione di pinguini che include il ripristino dell'habitat, misure di bio-sicurezza per prevenire la diffusione dell'influenza aviaria, la gestione di nidi artificiali e la riabilitazione degli uccelli colpiti da fuoriuscite di petrolio. (ANSA).

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