Scuole e ombrelli

di Giorgio Gandola

Sarà anche sacrosanto, però un po’ fa impressione. Leggiamo insieme la notizia: «Il Consiglio dei ministri ha autorizzato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ad assumere a tempo indeterminato 34 mila tra docenti ed ausiliari.

Sarà anche sacrosanto, però un po’ fa impressione. Leggiamo insieme la notizia: «Il Consiglio dei ministri ha autorizzato il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ad assumere a tempo indeterminato 15.439 fra docenti ed educatori e 4.599 ausiliari tecnico-amministrativi e collaboratori scolastici.

Via libera anche all’assunzione di 13.342 insegnanti di sostegno, docenti con funzioni di assistenti ai ragazzi disabili, che vengono assunti stabilmente come previsto dal decreto Carrozza». Se aggiungiamo i 630 dirigenti scolastici previsti in base al piano di immissione in ruolo del ministero dell’Istruzione arriviamo a 34.000.

La marcia dei docenti per una scuola finalmente moderna, competitiva, internazionale, primo passo per far uscire il Paese dalla depressione così da offrire ai giovani prospettive da New Deal.

Ma sarà davvero così? Non vorremmo dare risposte frettolose e siamo convinti che soprattutto la regolarizzazione degli insegnanti destinati ad aiutare i ragazzi meno fortunati sia una buona cosa. Ma questa imponente operazione non lascia indifferenti, anche considerando altri tre dati: gli insegnanti in servizio nelle scuole pubbliche italiane sono 600.839, ai quali vanno aggiunti 20.000 supplenti in attesa del piano del governo che prevede la regolarizzazione di 150.000 precari.

Comincia a girare la testa. E si fa largo il domandone: come pensa Renzi di coprire i costi previsti per le 34.000 immissioni iniziali? Qualcuno ha risposto con l’ipotesi meno creativa: con 34.000 ombrelli aperti.

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