Tutti sul Suv
di Fiorito-Batman

Tutti sul Suv di Fiorito. Non si sa se cantino perché i vetri del Cayenne sono fumé, ma è certo che i governatori delle Regioni italiane in silenzio non stanno. La manovra di Renzi li ha sorpresi e quei quattro miliardi da risparmiare vengono definiti una provocazione. Eppure si potrebbe cominciare proprio da Franco Fiorito detto er Batman, che con i denari del partito erogati dalla Regione Lazio si comprava la Porsche «perché a Roma è nevicato».

E viaggiava da Dubai a Saint Tropez, e organizzava cene da satrapo babilonese, e veniva condannato dalla Corte dei Conti a restituire 1,2 milioni di euro alla collettività.I governatori che oggi protestano e minacciano di caricare sui cittadini i mancati introiti dallo Stato dovrebbero fare un piccolo sforzo di memoria per ricordare l’epopea di Nicole Minetti, di Renzo Bossi detto il Trota, delle aragoste a colazione, delle mutande verdi di Cota, delle gestioni leggere, delle consulenze a pioggia, dei sessanta consiglieri veneti che percepivano 2.100 euro netti al mese per rimborsi esentasse e senza giustificativi, dei 7,5 milioni autocertificati per il gettone di presenza alle sedute del Consiglio del Piemonte. E dei bilanci da tribunale di quasi tutte le Regioni del Sud.

La minaccia, pur di mantenere il fronte spendaccione, è il taglio dei servizi nella Sanità. Dove il sacro resta il paziente con le sue esigenze. Tutto il resto, dalle baronie agli accreditamenti fantasma, agli eccessi manageriali, può essere sottoposto a cura dimagrante. La stessa che la gente comune ha cominciato a fare sette anni fa.

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