Vittoria sofferta?
Sì, ma buon test
in vista dell’Inter

Nell’arco di un campionato servono anche vittorie così. Sofferte e in rimonta, perché insegnano sempre qualcosa di più di una comoda passeggiata. E ti danno realmente la consapevolezza della tua forza. Quel primo tempo inconcludente dell’Atalanta a Bologna ci ha tenuto sulla corda e ci ha fatto anche sbuffare, soprattutto nel vedere Barrow tanto in difficoltà e Ilicic chiuso nella gabbia di difensori e centrocampisti che Pippo Inzaghi gli aveva fabbricato in settimana. Ma questa squadra non si arrende mai e nella ripresa ha ribaltato il Bologna, facendo leva su uno Zapata finalmente sbloccatosi: averlo inserito al posto di Barrow è la mossa logica che tutti nell’intervallo invocavano.

Il colombiano ha propiziato il gol del pareggio di Mancini (che ha risposto all’1-0 a freddo di Mbaye, nel primo tempo) e poi ha firmato la rete dell’1-2 con una zampata sotto porta. Bella reazione, a coronamento di una conduzione del gioco che, al di là dello svantaggio nei primi 45 minuti, è sempre stata nei piedi dei nerazzurri.

Aver superato un Bologna ben disposto in campo e che ha concesso pochissimi spazi agli attaccanti atalantini è stato un buon test, di sicuro più probante delle partite precedenti con Chievo e Parma che avevano portato i primi 6 punti del filotto, che ieri è salito a 9. Un buon test in vista della sfida di domenica prossima allo stadio di Bergamo, quando all’ora di pranzo (12,30) sulla tavola dell’Atalanta verrà servito un osso durissimo: spolpare l’Inter – che punta allo scudetto insieme al Napoli sperando che la capolista Juve prima o poi accusi un cedimento – si prospetta una missione impossibile. Almeno sulla carta. Gli uomini di Spalletti sono reduci da sette successi di fila in serie A, con otto gol solo negli ultimi due incontri (3-0 alla Lazio e 5-0 al Genoa). Ci sarà da soffrire ben più che a Bologna, una trasferta che Gasperini e i giocatori analizzeranno per capire dove aggiustare gioco e movimenti, per crescere e migliorare in efficacia. Intanto salutiamo come si deve la serie positiva che ha risollevato autostima e classifica dell’Atalanta. Quei 6 miseri punti che la precedevano gridavano vendetta e sembravano una punizione troppo severa per le occasioni mancate.

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