Il personaggio: Manfredini
La difesa reclama il suo leader

Tra le tante difficoltà incontrate in questo avvio di stagione, il reparto che sembra aver pagato a maggior prezzo l’addio di Del Neri dalla panchina atalantina è senza dubbio quello arretrato. L’Atalanta conta tra le sue fila cinque difensori centrali (Manfredini, Bianco, Talamonti, Peluso, Pellegrino): il mister Antonio Conte, a causa dei numerosi infortuni, è stato costretto a cambiare di volta in volta lo schieramento davanti a Consigli.

Cosa manca alla difesa atalantina per tornare ai fasti di un tempo? Dando uno sguardo ai minuti giocati e alle prestazioni passate manca soprattutto Thomas Manfredini. La carriera di un calciatore è normalmente fatta di momenti di splendore, alternati a periodo di difficoltà. Pochi giocatori hanno vissuto questi saliscendi come il biondo numero cinque atalantino.

«Chicco», così soprannominato dai compagni di squadra, è cresciuto calcisticamente nella Spal, squadra di Ferrara con un passato glorioso, prima di affermarsi nel grande calcio ad Udine, voluto dal tecnico Alberto Zaccheroni nel 1999. Coinvolto nel 2005 in un maxi scambio tra Atalanta e Udinese, è così approdato alla corte di Stefano Colantuono, che ai tempi non lo considerava indispensabile per il suo gioco, chiuso nel ruolo di terzino sinistro da un certo Gianpaolo Bellini.

Così Manfredini venne parcheggiato in prestito prima a Bologna e poi a Rimini. L’arrivo di Del Neri a Zingonia è stato fondamentale per dare una svolta alla sua carriera. Il tecnico friulano intuì le sue doti di difensore centrale e lo lanciò nella mischia nella vittoriosa trasferta di San Siro contro il Milan della stagione 2007/2008.

Da quel momento Manfredini è diventato il leader della difesa nerazzurra. Nonostante le numerose offerte di mercato, il difensore ha deciso di restare a Bergamo di buon grado, allungando il contratto fino al 2013. L’inizio di campionato al di sotto delle previsioni della squadra atalantina non ha dato scampo nemmeno al biondo numero cinque: prestazioni al di sotto della media, mancanza di brillantezza e un fastidioso infortunio (infiammazione al tendine), che lo ha costretto a saltare la bellezza di 7 partite, dopo il pareggio contro il Milan (1-1) della settima giornata.

Dopo la partita persa contro la Roma l’allenatore Conte ha dichiarato che il difensore è ormai recuperato. Durante la settimana, Manfredini ha lavorato sempre con il gruppo, senza avvertire alcun problema e giocando tutto il test infrasettimanale contro l’Olginatese. La sua presenza gioverà sicuramente al reparto arretrato, a patto di rivedere il giocatore che il pubblico bergamasco ha saputo ammirare nella passata stagione.

L’argentino Talamonti, utilizzo da titolare nell'amichevole di giovedì (ma Bianco era fermo, ora invece è stato convocato), potrebbe essere il suo compagno di reparto contro la Fiorentina, ricomponendo dunque la coppia che ha regalato in passato le maggiori garanzie.

Cosa attenderci da Firenze? Ovvio, che l’Atalanta torni a Bergamo con almeno un punticino, ma soprattutto che davanti a Consigli ci sia finalmente un leader capace di guidare i compagni di reparto e fermare Gilardino e compagnia. L’unico in grado di assumersi questa delicata responsabilità in un momento topico della stagione risponde proprio al nome di Thomas Manfredini.
 Simone Masper

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