Sport / Bergamo Città
Mercoledì 17 Febbraio 2010
Anche Padoin suona la carica
e chiede il sostegno dei tifosi
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«Da sempre il pubblico di Bergamo è un nostro fortino e dovrà esserlo, a maggior ragione, d'ora in poi. Da parte dei miei compagni e mia garantiamo concentrazione e determinazione a non finire».
Sull'undici veronese, Padoin ha aggiunto: «Si tratta di un complesso non facile da affrontare. Conosco bene l'allenatore Di Carlo che con il suo carattere sanguigno non concede mai tregua ai giocatori. Ma, battaglia per battaglia, è l' Atalanta che non può assolutamente scendere in campo priva di una adeguata carica agonistica».
Sulla sua prestazione di domenica a Catania, dove è risultato il migliore, Padoin ha precisato: «Mi trovo bene anche nel ruolo di centrocampista centrale anche perché questa Atalanta dispone di Valdes e Ferreira Pinto, molto validi sulle fasce. Mi auguro di proseguire a questi livelli».
Quanto alla lotta per evitare la retrocessione in serie B, Padoin la ritiene circoscritta: «Dal Bologna in giù, dal momento che le squadre appena sopra, Parma e lo stesso Chievo vantano maggior esperienza e una fisicità superiore».
Infine, alla richiesta di passare in rassegna i tre allenatori susseguitisi sulla panchina nerazzurra nella corrente stagione, Simone se l'è cavata così: «Gregucci ha avuto troppo poco tempo per lavorare; con Conte si sono alternati gioie e dolori; Mutti ha trasmesso al gruppo una invidiabile tranquillità».
A.Z.
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