Sport / Bergamo Città
Domenica 07 Marzo 2010
Commento: non siamo spacciati
Però si devono svegliare le punte
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Per recuperare posizioni in classifica l'esigenza primaria è quella di collezionare più punti possibili in casa, per di più se di fronte ci sono avversarie penalizzate dai medesimi problemi. Era il caso dell'Udinese e per questo motivo bisogna rammaricarsi per non aver sfruttato la ghiotta occasione per vincere.
In molti, prima della partita, avevano definito «fondamentale» il successo al Comunale. A partita conclusa e, sbollita un po' la forte tensione, ci si è già proiettati nell'immediato futuro aggiornando la classifica e pensando al calendario. La classifica, per fortuna, ci è venuta in qualche modo incontro visto che il distacco dalla quartultima, la Lazio, è scesa da 5 a 4 punti. Magra consolazione, dirà qualcuno.
Può essere, ma un dato è sicuro. L'Atalanta non è ancora spacciata, considerando che mancano ancora 11 giornate alla conclusione del campionato, l'equivalente di 33 punti in palio. Però la domanda da porsi è questa: l'Atalanta ha concrete speranze di salvezza?
Dal sondaggio proposto dal nostro sito www.ecodibergamo.it all'indomani della sconfitta con il Milan, è emerso che il 60% dei tifosi ha votato in chiave pessimistica. Noi, invece, continuiamo ad appartenere al restante 40% motivando la speranza di rimonta nella grande compattezza del gruppo. È però ovvio che si devono svegliare gli attaccanti.
Arturo Zambaldo
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