Mutti: «Non arrendiamoci
tutto può ancora accadere»

A tre giornate dal termine e con il quart'ultimo posto distante ben 5 punti, le chance di salvezza dell'Atalanta iniziano a diminuire sempre più. Il gruppo e il suo condottiero, mister Lino Mutti s'aggrappano con convinzione a queste ultime opportunità. «Non ci arrendiamo – esordisce l'allenatore orobico – e andiamo dritti sul Bologna. C'è questa possibilità da sfruttare al massimo e poi guardare cosa può accadere. Sperare e non credere sono due verbi inaccostabili: se non ci crediamo non vale la pena nemmeno scendere in campo. Il primo che si tira indietro è fuori: fino alla fine dobbiamo dare il meglio di noi stessi. Solo il 16 maggio guarderemo la nostra classifica e la accetteremo per quello che sarà, fino a quel momento guai mollare. Dobbiamo guardare a casa nostra e avere la coscienza apposto, ma certi risultati ci danno fastidio».

La domenica del mister atalantino non è stata tra le più dolci, una volta venuto a conoscenza dei risultati delle dirette avversarie. «Mi aspettavo la vittoria del Bologna sul Parma, meno quella della Lazio a Genova. Questi risultati ci penalizzano, insieme a certe decisioni viste sui campi. E' stata una domenica pomeriggio sofferta». Sono bastati solo sette giorni per passare da -2 a -5 dalla salvezza, ma l'allenatore atalantino, come ha sempre dichiarato, non si aspetterà nessun aiuto esterno.

«La nostra disgrazia è essere in disgrazia – prosegue Mutti - quando si è in questa situazione non trovi appoggio da nessuno. Nel calcio, come nella vita: se siamo in grado dobbiamo uscirne da soli. Nella difficoltà dobbiamo essere allo stesso tempo forti ed orgogliosi: ci sta anche perdere, ma la dignità e la capacità di reagire deve essere sempre presente». La vittoria del Livorno sul Catania può aprire nuovi scenari nella lotta salvezza, ma la squadra bergamasca dovrà vincere obbligatoriamente i restanti match. Addirittura 43 punti potrebbero non bastare: è necessario sperare in qualche risultato favorevole, a partire dal prossimo match Catania – Juventus.

«Dobbiamo far paura a tutti – conclude il mister atalantino – e nello stesso tempo sperare che possa succedere un terremoto. Anche se non siamo juventini, facciamo con tutto il cuore il tifo alla Juve, ma quando facciamo così succede sempre il contrario». Ecco la sintesi della gestione Mutti: un ritorno da centro classifica, nonostante infortuni e squalifiche, raramente supportato da risultati favorevoli dagli altri campi.

Simone Masper

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