Rossi: «I sei mesi a Bergamo
i più intensi della mia vita»

«Rispetto alle scorse settimane è cambiato che non dipendiamo più solo da noi, ma prevalentemente dal risultato degli altri. Domenica tireremo le somme». È come sempre lucida e chiara l'analisi dell'allenatore del Palermo Delio Rossi alla vigilia dell'ultimo match di campionato a Bergamo contro l'Atalanta.

I rosanero per centrare la Champions non hanno altra scelta che vincere a Bergamo e sperare che la Sampdoria non faccia altrettanto contro il Napoli. Ma Rossi non se la sente di gufare in casa doriana: «Nella mia carriera ho sempre conquistato tutto con le mie forze. Non ho mai tifato contro altre squadre e non lo farò nemmeno questa volta».

Rossi troverà la sua Atalanta, squadra alla quale è rimasto molto negato e che è già matematicamente retrocessa in serie B: «I sei mesi di Bergamo sono stati i più intensi della mia vita. So quanto i tifosi nerazzurri tengono all'Atalanta e mi dispiace tornare in quello stadio in una situazione come questa, perchè la gente di Bergamo non lo merita».

Il Palermo probabilmente ha perso la Champions nel finale di Marassi contro il Genoa, quando fu riagguantata dai rossoblù oltre il recupero. «Ci sentiamo defraudati per quell'episodio, però si cresce anche in questo modo. Pensare troppo a quanto è accaduto non è mai un qualcosa di positivo. È bene pensare, invece, al punto di partenza e alla situazione che viviamo oggi».

«Hernandez al posto di Miccoli? Una cosa è certa: che il nostro numero 10 non ci sarà. Mi dispiace molto per Fabrizio perché stava cominciando a stare davvero bene. Lo perderemo anche per una buona parte della prossima stagione. Hernandez è il candidato numero uno per sostituirlo, ma, come sempre, la notte mi porta consiglio».


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