Abete, solidarietà a Maroni
«I violenti fuori dagli stadi»

"Solidarietà massima della Federazione al ministro Maroni, siamo al fianco delle istituzioni". A parlare, nel corso di "UnoMattina Estate" su Rai Uno, è il presidente della Figc, Giancarlo Abete, che esprime pieno appoggio al Viminale dopo gli scontri di ieri sera, causati da un gruppo di ultras atalantini che protestavano contro la tessera del tifoso. Uno strumento sul quale "ci possono essere anche opinioni differenziate, è naturale, ma il fatto di utilizzare la violenza fa capire di fronte a chi siamo costretti a operare. Chi attiva meccanismi di violenza si identifica come un soggetto che va allontanato dallo stadio".

La tessera del tifoso fa discutere e in molti vi collegano il calo degli abbonamenti. "Sono preoccupato - le parole di Abete a proposito di questo calo che si attesta attorno al 20% - perchè avevamo un trend che negli ultimi 3-4 anni, dopo calciopoli, aveva fatto registrare un recupero crescente della presenza negli stadi. Il segnale non è positivo ma il problema del calcio non è la partecipazione di un maggiore o minore numero di spettatori ma debellare la violenza e se bisogna pagare dei prezzi, ben venga, purtroppo, anche una situazione negativa come il calo delle presenze agli stadi".

Secondo Abete, comunque, la diminuzione degli abbonamenti non è strettamente legata alla tessera del tifoso. "Ci sono società in cui il rapporto con i tifosi non è positivo e i tifosi, anche forzando la questione della tessera, colgono questa opportunità per manifestare il proprio dissenso contro le società", aggiunge il presidente della Federcalcio.

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