Bellini, recordman di presenze
«Conte? Abbiamo fallito tutti»

È stato Gianpaolo Bellini, come sempre, schietto e cristallino a calamitare per lo più le attenzioni dei telespettatori di «Tutto Atalanta», nella puntata di lunedì 13 settembre su Bergamo Tv. Nessuna meraviglia, comunque, anche perché il bergamasco doc di Sarnico è fresco di record avendo indossato sinora 333 volte la maglia nerazzurra con la prima squadra. Si tratta di un primato già altisonante ma destinato addirittura a incrementarsi in quanto Bellini, 30 anni compiuti il 27 marzo scorso, di partite con la casacca della sua città ne disputerà ancora chissà quante. E nel corso della trasmissione sono arrivati un sacco di messaggi dai tifosi al suo indirizzo: uno su tutti che li riassume in maniera inconfutabile: «Un grande uomo, un esempio di educazione e professionalità».

Importante vincere a Pescara
«Sono i risultati che, alla fine, contano. Le parole lasciano il tempo che trovano. A Pescara si doveva far di tutto per portare a casa i tre punti e ce l'abbiamo fatta soffrendo poco. Una prova, contro gli abruzzesi, che sicuramente ci dà fiducia per l'immediato prosieguo».

L'Atalanta deve ancora migliorare
«Ho la convinzione che la squadra abbia ampi margini di miglioramento, sia fisicamente sia sotto l'aspetto del gioco da parte del collettivo. Ha ragione il mister a sostenere che bisogna avere un po' di pazienza considerando, tra l'altro, la lunghezza del campionato di serie B».

Fascia destra o sinistra?
«Non cambia molto giostrare su una fascia o sull'altra: si tratta soltanto di sfumature. Una cosa è bene ribadire: ho accettato e accetterò volentieri qualsiasi scelta dell'allenatore. Non sono d'accordo con chi mi ha attribuito degli errori perché giostravo a destra».

E sabato a Siena
«Già alla ripresa degli allenamenti della settimana l'allenatore ha iniziato a caricarci a dovere per la sfida di sabato prossimo. Tengo, subito, a precisare che a noi giocatori interessa esclusivamente il confronto Atalanta-Siena e non chiacchiere o polemiche passate. Sarà un match importante per entrambe le contendenti, ma non per questo determinante ai fini degli obiettivi di giugno».

La gestione Conte
«Quando fallisce un allenatore, fallisce purtroppo anche la squadra. Conte era, comunque, arrivato a Bergamo dovendo affrontare una situazione non agevole. Evidentemente noi non siamo riusciti a mettere in pratica i suoi metodi anche se la nostra disponibilità mi pare sia stata totale».

L'imbattibilità difensiva
«Merito della compattezza del nostro reparto se la porta di Consigli non è stata ancora perforata. E, ovviamente, ci teniamo a mantenere a lungo questa imbattibilità anche perché sarebbe l'equivalente di risultati senz'altro interessanti».

Il dopo calciatore
«Intanto mi sono iscritto all'Università, nella facolta di Scienze motorie. Favini mi vede come suo probabile sostituto? Ringrazio Favini per la stima e la fiducia ma al tempo stesso penso che sia impossibile interpretare le funzioni di un personaggio, pressoché, inimitabile come lui. Quel ruolo, del resto, richiede specifiche e profonde competenze».
Arturo Zambaldo

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