Tiri liberi sulla Comark:
In campo ancora troppe lacune

Sono state sufficienti le due gare iniziali di campionato per denunciare l'evidente lacuna della Comark sotto i tabelloni, figlia in primo luogo dell'assenza del classico pivottone di categoria. Circoscriviamo il problema alla sfida persa domenica al Pala Facchetti.

Precedenza alle cifre. I due lunghi di ruolo Borra e Zanella, utilizzati 35', hanno totalizzato 9 punti e conquistato 6 rimbalzi, di cui 1 difensivo e 5 offensivi. Un disastro visto che la matematica non è una opinione. Chi scrive non considera una sorpresa, ne tantomeno un episodio a se stante, lo score dei due di fine partita. È dal termine della campagna acquisti-cessioni che consideriamo il ventenne Borra un probabile talentuoso ma non certo pronto per recitare il ruolo di annunciato titolare e Zanella cestista discreto solo se utilizzato in corsa.

Se proprio la vogliamo dire tutta già nella passata stagione sportiva, con la partenza di watusso Rossi senza un'adeguata sostituzione, avevamo evidenziato gli evidenti problemi al riguardo. Possibili rimedi con l'attuale organico dovrebbe escogitarli coach Simone Lottici con chissà quali strategie tecnico-tattici. Il più semplice sarebbe, comunque, quello di rituffarsi sul mercato per colmare la stortura. Sì, perché in tal caso la Comark con i già collaudati De Min, Marino, Reati e Vitale nel quintetto base potrebbe addirittura non accontentarsi dell'obiettivo dichiarato di mantenere, cioè, il posto nella costituenda terza divisione del basket nazionale.

E di fronte a traguardi ipotizzabili più affascinanti la tifoseria risponderebbe sicuramente con maggior enfasi. Ad assistere, ad esempio, all'esordio casalingo con Perugia c'erano circa mille spettatori: un numero non proprio da buttare ma di possibile consistente incremento considerando che da tempo la Comark è il più titolato club di pallacanestro di una provincia che conta sul milione di abitanti.

Arturo Zambaldo

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