La Comark aspetta l'Ozzano
Parola d'ordine: continuità

È «continuità» la parola d'ordine che si chiede alla Comark nell'affrontare domenica 17 ottobre (ore 18) al PalaFacchetti l'Ozzano. I primi tre turni disputati ci hanno infatti presentato un team camaleontico visto che, a parte la vittoria a tavolino all'esordio, ha alternato la deludente prova con Perugia a quella più che incoraggiante di Omegna, la scorsa settimana.

E gli avversari di domenica , dall'organico non irresistibile, potrebbero agevolare gli stessi trevigliesi. Una cosa, però, è altrettanto certa: l'impegno di capitan Reati e compagni dovrà essere totale onde evitare spiacevoli sorprese. Perché i pur abordabili emiliani, affidandosi sopratutto ad un agonismo esasperato, cercheranno di approfittre di eventuali cali di tensione dei padroni di casa.

Ma al di là della concentrazione e determinazione la Comark dovrà far valere una palpabile superiorità, figlia di una rosa maggiormente qualitativa. A proposito di roster è il caso di insistere sul fatto che se coach Simone Lottici potesse usufruire di un adeguato pivot staremmo parlando di una squadra da playoff sicuri o giù di lì. Invece eccoci qui ad augurarsi in una accelerazione in termini di maturità tecnica del ventenne Borra che, anche, in questo scorcio di torneo ha confermato, purtroppo, le non entusiastiche previsioni dell' estate.

Nella gara del PalaFacchetti occhi particolarmente puntati sul Marulli, l'under, che con Omegna ha sbalordito i presenti per la sbalorditiva autorevolezza nel pilotare i compagni in cabina di regia. Sulla partita con Ozzano, il general manager Euclide Insogna è stato esplicito: «Si tratta di una gara da vincere e basta. Con questo non intendo dire che sarà una passeggiata perché si sa che non esiste avversario che, a sua volta, scende sul parquet di gioco per perdere. Confido su una prestazione fotocopia-Omegna dove l' intero collettivo ha giocato su livelli pregevoli nella totalità o quasi dei 40 minuti disputati».
Lottici si avvarrà dei dieci titolari, vale dire, Borra, Marino, De Min, Vitale, Reati, Marulli, Zanella, Milani, Planezio e Gotti. Al completo pure Ozzano.

Arturo Zambaldo

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