Marilungo non molla:
«Ora spero di tornare al gol»

Non sarà un ex della partita, ma la sfida tra Ascoli e Atalanta, in programma al Del Duca sabato 12 marzo alle 15, sarà speciale per Guido Marilungo, marchigiano doc. «Torno vicino a casa - racconta -, spero che prima o poi arrivi qualche gol».

Non sarà un ex della partita, ma la sfida tra Ascoli e Atalanta, in programma al Del Duca sabato 12 marzo alle 15, sarà speciale per Guido Marilungo, marchigiano doc. «Torno vicino a casa - racconta -. Ad Ascoli verranno molti parenti ed amici a vedermi. Da piccolo feci un provino con i bianconeri, ma poi decisi di scegliere la Sampdoria per allontanarmi da casa. Questo però passa in secondo piano: conta solo pensare a vincere la partita. Spero che prima o poi arrivi qualche gol. Sono un giocatore che si sacrifica per la squadra e cerca in tutti di modi di far vincere la partita: sono un attaccante e devo segnare, altrimenti non sono ripagato. Per adesso però questo non m'interessa, l'importante è dare tutto per la squadra».

La brillante prestazione messa in mostra con il Novara, fatta di pressing, grandi corse, contropiedi e molto lavoro sporco per la squadra, ha fatto dimenticare all'attaccante atalantino l'astinenza dal gol. «Sull'ultimo contropiede avuto sono arrivato un po' stanco, ma ci sta, può succedere anche dopo dieci minuti se fai 4 scatti di fila e sei poco lucido. In questo momento serve questo, perché dobbiamo giocare a ritmi alti: l'avversario ci aspetta e conosce la nostra forza. Questo è l'unico modo per riuscire ad imporre la nostra forza. Ho sempre giocato in questa maniera: oltre a far gol, mi piace giocare in spazi aperti, saltare l'uomo e aiutare la squadra».

Come ribadito sia dal presidente Percassi che dall'allenatore Colantuono, la squadra bergamasca sta entrando nel momento clou della stagione, nel quale servirà tutta la concentrazione possibile per battere le prossime avversarie, sulla carta tutte inferiori a quella nerazzurra. «Dobbiamo tenere la concentrazione alta - ha continuato Marilungo -. Adesso dobbiamo affrontare rivali che si devono salvare, come l'Ascoli. Dobbiamo essere bravi a preparare queste partite, giocando con la giusta tensione. Le squadre che incontreremo dovranno pensare a far punti per salvarsi e saranno un ostacolo pericoloso».

Tornando al match con il Novara un filo di rammarico traspare dalla parole del numero 66 atalantino, soprattutto pensando alle occasioni fallite prima del pareggio di Rubino: «Con il Siena meritavamo di vincere, mentre con il Novara non siamo stati bravi a chiudere la partita, visto che abbiamo sbagliato qualche gol - ha detto ancora il giocatore -. Non siamo stati sfortunati, dovevamo solo chiudere il match. Rispetto alle nostre avversarie abbiamo una rosa più completa: chi gioca è indifferente, perché siamo 27-28 titolari. Il gruppo non ha problemi, perché i giocatori importanti che stanno fuori non si sono mai lamentati».

Simone Masper

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