«Contro un albero a 60 km/h»
Carrara racconta la caduta

Dopo le emozioni della tappa di San Pellegrino, anche sull'arrivo in quota di Macugnaga non sono mancati momenti concitanti, a conferma che il tracciato del Giro d'Italia 2011 è stato disegnato con bravura e si è dimostrato durissimo.

Dopo le emozioni della tappa di San Pellegrino, anche sull'arrivo in quota di Macugnaga non sono mancati momenti concitanti, a conferma che il tracciato del Giro d'Italia 2011 è stato disegnato con bravura e si è dimostrato durissimo.

Non dimenticheranno facilmente questa tappa i nostri Marco Pinotti e Matteo Carrara, oltre al vincitore, il siciliano Paolo Tiralongo, da anni residente ad Almenno San Bartolomeo. Prima dell'ultima salita il momento cruciale della corsa: con il gruppo a tutta, una caduta ha messo ko diversi corridori tra i quali Pinotti e Carrara.

Il primo si è dovuto ritirare, e all'ospedale di Domodossola gli è stata riscontrata la frattura del bacino, mentre il corridore della Vacansoleil ha rischiato la pelle finendo contro un albero nel bosco. «Mi dispiace per Pinotti - ha detto Carrara, immancabile all'appuntamento con la nostra redazione -. Ho capito subito che si trattava di qualcosa di serio. È stata una tappa infernale: mi sono trovato prima ad inseguire e, una volta rientrato, c'è stata la caduta».

«Non ho capito bene come sia andata, ma a quanto pare la pioggia ha compromesso la visibilità e Pinotti è finito contro uno spartitraffico. Sono stato coinvolto anche io: so solo che mi sono ritrovato in un bosco per colpa di un contatto con un altro corridore e sono finito contro una pianta a 60 km/h. Mi sono rialzato e sanguinavo, ma la moto al seguito mi ha detto di non spaventarmi che era solo un taglio sul naso e non avevo picchiato la testa».

Il biondo corridore seriano è consapevole di averla passata liscia e di avere rischiato da farsi veramente del male. Da appla«si poi è stato il suo ritorno in gruppo e il buon finale nonostante la caduta. «Sono rientrato, ho tenuto duro, e sono arrivato con 1' di vantaggio dal secondo gruppo e con un ritardo di 1' 20” dal gruppo dei migliori, ma sabato la vedo dura, perché adesso sono completamente ko. È stata però una mattinata fantastica, con il saluto del caloroso pubblico della nostra terra in città. Indimenticabile».

La tappa è stata dunque vinta da Paolo Tiralongo, con il gentile omaggio della maglia rosa Alberto Contador, che ha condotto all'arrivo il suo ex compagno di squadra. «Lo scorso anno erano colleghi in maglia Astana - ha confidato Carrara - e sono rimasti ottimi amici. Contador si è conquistato l'affetto del pubblico. Il suo è stato un gesto nobile».

Con l'arrivo al Sestriere, dopo aver scalato il Colle delle Finestre, le salite del Giro saranno solo un lontano ricordo, dato che mancherà solo la crono finale di Milano per i titoli di coda. «Tutto dipenderà da come mi sveglierò domani e dai postumi della caduta. Ci aspetta un'altra giornata di battaglia e non vedo l'ora che questa durissima corsa arrivi a Milano». Il pensiero di Carrara, guardando le ultime frazioni, sembra quello di tutto il gruppo. Tanto spettacolo, ma che fatica!

Simone Masper

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