Il pm: «Sentirò Doni a settembre»
Si attendono nuovi accertamenti

«Doni lo sentirò a settembre, se non ci saranno altre necessità»: lo ha detto giovedì 30 giugno il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino, dopo che si era diffusa la notizia di un interrogatorio di Doni per venerdì 1° luglio.

«Doni lo sentirò a settembre, se non ci saranno altre necessità»: lo ha detto giovedì 30 giugno il procuratore capo di Cremona, Roberto di Martino, dopo che si era diffusa la notizia di un interrogatorio del capitano dell'Atalanta per venerdì 1° luglio.

Notizia smentita anche dallo stesso avvocato di Doni, Salvatore Pino, che pure aveva chiesto un incontro in procura per chiarire la posizione del suo assistito. Questo slittamento nell'interrogatorio è dovuto ai tempi tecnici di alcuni accertamenti disposti dal pm, che proprio per questo a metà giugno ha ottenuto i rinforzi della polizia postale, dello Sco (Servizio centrale operativo) e della squadra Mobile di Brescia, affiancati alla Mobile di Cremona.

I poliziotti sono a caccia di riscontri nei telefoni, nei computer, nei conti correnti e negli iPhone degli indagati. Si cerca in particolare di risalire alle conversazioni intrattenute via Skype. Sull'iPhone di Marco Paoloni (il portiere del Benevento, ndr) l'incidente probatorio (si tratta infatti di un accertamento «irripetibile») è in corso da una decina di giorni, e non è escluso che si proceda in questa direzione con gli iPhone di altri indagati (tra cui Nicola Santoni, il preparatore dei portieri del Ravenna e amico di Doni che, secondo Gianfranco Parlato, gli avrebbe consegnato 40 mila euro per pagare la vittoria dell'Atalanta sul Piacenza il 19 marzo).

Pare quindi che il capitano nerazzurro sarà ascoltato prima dalla giustizia sportiva: gli interrogatori a Roma cominceranno lunedì 4 luglio (Santoni sarà ascoltato giovedì 7), ma ancora non è stata fissata la data per Doni.

Una curiosità, infine, che riguarda l'arbitro Bagalini, tirato in ballo dall'allibratore Massimo Erodiani per la partita AlbinoLeffe-Pescara. Il comitato dell'Aia ha deciso ieri la sua dismissione dalla Commissione arbitri nazionale di B. Ma soltanto per ragini tecniche, è stato spiegato.

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