Carla e Fabio hanno percorso più di 150 chilometri, in dieci giorni di cammino. Sono stati giorni intensi, impegnativi, in cui piccoli e grandi imprevisti sono susseguiti gli uni agli altri, come ci si aspettava. Dopo che la tenda di Fabio è stata portata via dal vento, e mai ritrovata, Fabio ha dovuto portarsi sulle spalle una tenda più pesante del previsto, quella di emergenza. In questi giorni il vento e il freddo l’hanno fatta da protagonista. La notte si tocca lo zero e Fabio è costretto ad avvolgersi nel tendalino che usa per ripararsi dal sole durante le soste diurne. Caldo e freddo sono stati i nemici peggiori di Fabio che per il resto è una roccia. Sempre entusiasta, forte fisicamente e dotato di grande umanità. Il nemico peggiore di Carla, in questi giorni sono state le vesciche ai piedi. Carla è abituata al dolore e usa la concentrazione della mente per poterlo controllare. Altra protagonista è l’ansia di trovare l’acqua. Ricordiamo che Carla e Fabio stanno compiendo il loro cammino in totale autonomia tranne che per i rifornimenti di acqua che vengono garantiti lungo il cammino dal team di supporto che poi via satellitare e per mezzo di coordinate gps ne comunica la posizione a Carla. Fabio sostiene di sperimentare momenti di reale felicità e di sentirsi più vicino ai poeti che da sempre ha amato come Foscolo e Leopardi. Racconta a Carla le sue letture, le sue emozioni. Le notti sono interminabili, ma le stelle nel deserto sono così vicine. Gli incontri sono rari. Un topolino, sbucato da chissà dove, qualche sera fa ha fatto visita a Carla. Per nulla intimorito si è fatto anche fotografare. Resti di dromedari sbiancati dal sole, e poi sabbia, vento.(24/11/2008)
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