Tiri liberi sulla Comark
Torino si può battere

Stringiamo la mano ai pochi portati a guardare il bicchiere mezzo pieno sul possibile passaggio del primo turno dei playoff della Comark. Alla Comark attribuiamo il 75% dell'accesso alle sfide successive aumentandole al 90 se l'eventuale bella si disputasse tra le mura amiche.

Stringiamo la mano ai pochi portati a guardare il bicchiere mezzo pieno sul possibile passaggio del primo turno dei playoff della Comark. Ci sbilanciamo, pure, sulle percentuali: alla Comark attribuiamo il 75% dell'accesso alle sfide successive aumentandole al 90 se l'eventuale bella si disputatasse tra le mura amiche.

Per rendere razionale l'ottimismo ricorriamo, innanzittutto, al supporto di altre cifre. L'antagonista Torino, nelle 34 gare di regolar season, ha accumulato 42 punti piazzandosi al secondo posto; i trevigliesi soltanto 2 in meno. Una ciascuna, in casa propria, le vittorie nella precedente fase. Ci dissociamo, inoltre, da chi insiste sul definire il roster piemontese qualitativamente superiore. Considerazione questa, magari sostenibile in estate allorquando qualcuno aveva sottovalutato le potenzialità del plotone dei baby, garantite, però, da Euclide Insogna, autentico mago del mercato.

L'ingaggio, poi, in corsa del talentuoso Tomaso Marino ha elevato di colpo il tasso tecnico della squadra. Non ci siamo dimenticati affatto di Adriano Vertemati. Il coach milanese, accolto tiepidamente nella cittadina della Bassa, è risultato il classico valore aggiunto tanto che, come più volte riferito, è sul taccuino di più di un club di spessore. Per completare i segmenti di una Comark auspicabilmente in grado di ribaltare i parecchi pronostici sfavorevoli chiamiamo in causa la società. Sappiamo che l'appassionato presidente Gianfranco Testa è in pista; il vulcanico sponsor Massimo Lentsch, una decina di giorni or sono ha anticipato alla piazza, tramite il nostro sito, che in caso di promozione in Lega 2, non rimarrà con le mani in mano.

Ultimo elemento pro Comark, la minor tensione di dover centrare il salto nella pallacanestro che conta rispetto a Torino, una piazza che ha conosciuto per anni inequivocabili fasti. Guai, però, al tempo stesso, se capitan Zanella e compagni dovessero ritenersi appagati: in tal caso sbiadirebbero lo spedito percorso compiuto in regular season. Nel tirare, infine, le somme vi sembra allora così irreale puntare sulla Comark?

Arturo Zambaldo

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