Comark, l'amichevole col Torino
scioglierà i dubbi sugli obiettivi?

Ennesima amichevole per la Comark, ad una ventina di giorni dal via del prossimo campionato (si comincia il 30 settembre con la trasferta di Latina). Arriva mercoledì 12 (alle17) al PalaFacchetti, Torino, tra le candidate al salto in Legadue (quella che veramente conta).

Ennesima amichevole per la Comark, ad una ventina di giorni dal via del prossimo campionato (si comincia il 30 settembre con la trasferta di Latina). Arriva mercoledì 12 (alle17) al PalaFacchetti, Torino, tra le candidate al salto in Legadue (quella che veramente conta).

Altro test affidabile, dunque, per una Comark combattuta tra l'obiettivo minimo (la permanenza nella terza divisione del basket nazionale) e quello mirato alla promozione nella pallacanestro che conta.

Prudenzialmente la dirigenza ha dichiarato in più occasioni di «accontentarsi» di rimanere nell'attuale categoria (si tratterebbe del ventesimo anno consecutivo). Il talentuoso Reati, rientrato in estate a Treviglio dopo aver conosciuto nella passata stagione sportiva i fasti della serie A con il Varese di Carlo Rrecalcati, si è spinto coraggiosamente oltre sostenendo che la squadra può raggiungere traguardi più ambiziosi.

Chi appoggiare? Se dovessimo affidarci alle amichevoli sin qui disputate (cinque) staremmo dalla parte del presidente Gianfranco Testa e dei suoi collaboratori. Del resto, contro Castelletto Ticino, altro team potenzialmente strutturato, la Comark si è arresa in maniera netta e inequivocabile sia pure soltanto nella ripresa.

Ma, per carità, guai affidarsi a occhi chiusi alle sfide allestite in fase di preparazione al torneo. Interessante, comunque, sarà l'ulteriore provino con la formazione piemontese. In particolare gli sguardi andranno rivolti ai titolati Perego, Ferrarese e al citato Reati.

Sotto osservazione il ventenne Maspero, in prestito da Cantù, sulle cui qualità tecniche, specie in prospettiva futura, nessuno è dubbioso. Ancora non si sa se la torre Malagoli rientrerà in squadra a causa degli acciacchi alla schiena accusati da un paio di settimane.
Arturo Zambaldo

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