Tommasi «difende» Stendardo
«Sono sorpreso dell'Atalanta»

Il caso Stendardo fa discutere. E non poteva essere altrimenti. Un calciatore che arriva a sostenere un esame di stato è un evento più unico che raro. Tommasi, presidente dell'ssociazione calciatori: «Sorpresi dal divieto dell'Atalanta».

Il caso Stendardo fa discutere. E non poteva essere altrimenti, anche per l'eccezionalità della situazione. Un calciatore che arriva a sostenere un esame di stato è un evento più unico che raro e rappresenta un esempio di come con la buona volontà si possa fare una carriera di alto livello e allo stesso tempo portare a termine con profitto addirittura un percorso di studi così impegnativo.

La decisione di Colantuono di non concedergli il permesso ha diviso anche i tifosi. Stando al sondaggio proposto dal sito ecodibergamo.it la stragrande maggioranza sta con Stendardo, a cui ha dato ragione ben il 75% dei circa mille votanti.

Prima della partita di Roma è tornato sulla questione Stefano Colantuono. A Skysport24 ha spiegato la sua decisione. «È una situazione delicata. Il caso ha voluto che il suo esame di Stato ci fosse in questa settimana, importante anche per noi, visto che abbiamo la Coppa Italia e domenica la Juve. Ci sono dei regolamenti, noi siamo a disposizione dell'Atalanta, siamo dei professionisti ben pagati. A volte si possono fare delle deroghe, come già successo con Stendardo, ma stavolta la situazione era delicata».

Poi il tecnico ha parlato anche delle possibili sanzioni a cui andrà incontro il giocatore. «Se ne assumerà la responsabilità. Non si possono creare precedenti: è vero che questo esame non c'è ogni giorno, ma ogni anno sì. Spero voglia continuare a giocare a calcio fino a quando vorrà, non ha l'impellenza di svolgere la professione di avvocato».

Sulla questione interveniene anche Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori. «Siamo sorpresi per la posizione assunta dall'Atalanta. Stendardo - ci ha detto - è un giocatore che ha sempre garantito professionalità sul campo, riuscendo a conciliare gli studi con la sua professione di calciatore. Stupisce a maggior ragione che sia proprio l'Atalanta ad assumere una posizione del genere visto che fa della formazione uno dei fondamenti del suo settore giovanile».

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