Una partita durata un tempo
E ora spazio al calciomercato

La sfida tra nerazzurri e le zebrette di Guidolin si sarebbe potuta concludere al termine dei primi 45'. Infatti, tutto si è registrato, sostanzialmente, in quel periodo. Un gol per parte e, di conseguenza, l'equo pareggio finale.

La sfida tra nerazzurri e le zebrette di Guidolin si sarebbe potuta concludere al termine dei primi 45'. Infatti, tutto si è registrato, sostanzialmente, in quel periodo. Un gol per parte e, di conseguenza, l'equo pareggio finale.

Sì, perché nella ripresa, salvo la ghiotta occasione sui piedi di Denis, trascorsi solo una manciata di secondi, di azioni offensive degne di tal nome non ne abbiamo contate altre. Nessun brindisi, dunque, per aver centrato il successo ma non si è nemmeno perso.

Riteniamo che ci sia da consolarsi specie al pensiero che il punticino, sicuramente meritato, ci consente di muovere la classifica. E per chi ha tenuto per mano, da tifoso, l'Atalanta per parecchi anni nella sua ultracentenaria storia, non vivere nell'incubo di una graduatoria penalizzante è già motivo di festa.

Tornando al film della gara con l'Udinese, due gli spunti predominanti, entrambi legati ai palloni finiti alle spalle dei rispettivi portieri. Sull'1-0 per il team friulano, a nostro avviso, c'è stata corresponsabilità tra Lucchini e Consigli. Il possente centrale difensivo ha dimenticato proprio nella «zona rossa» l'acrobatico Muriel, il numero uno orobico è stato intempestivo nell'intervento.

Anche sul fallo da rigore che ha consentito ai nerazzurri di impattare c'è chi non ne è convinto. La spinta, in area friulana, sull'avanzato Peluso c'è stata anche se, obiettivamente, si può sostenere che pochi altri arbitri avrebbero indicato, senza esitazione, il dischetto.

Adesso, con la sosta natalizia, entrerà ufficialmente nel vivo il mercato di riparazione. La tifoseria atalantina è molto incuriosità sul modo in cui la dirigenza si muoverà. Agli scontati «top secret» provenienti da Zingonia vanno, però aggiunte voci e indiscrezioni a iosa.

Noi ci sentiamo di avallare, oggi come oggi, la partenza del solo Peluso (Juventus) e la permanenza, almeno sino a giugno, del richiestissimo Bonaventura. Armiamoci di un po' di pazienza…

Arturo Zambaldo

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