Stendardo: «Io al Monaco?
Vorrei restare all'Atalanta a vita»

Stendardo tra calcio e futura professione. Il forte difensore atalantino ha superato l'esame scritto per diventare avvocato. Una volta passato l'orale, potrà esercitare la professione forense. «Fa piacere essere accostato al Monaco, ma voglio l'Atalanta a vita».

Guglielmo Stendardo tra calcio e futura professione. Il difensore atalantino, un pilastro del reparto, ha superato l'esame scritto per diventare avvocato. Una volta passato l'orale, potrà esercitare la professione forense. Anche se il suo primo obiettivo è continuare a fare bene in serie A.

Calciomercato.com ha intervistato il pilastro del reparto nerazzurro che, parlando di calciomercato, conferma di essere nelle mire del Monaco di Ranieri ma di voler restare all'Atalanta. «Prima di tutto, sono orgoglioso di far parte di una società seria come l'Atalanta. Nutro grande stima per la famiglia Percassi. Per quanto riguarda il Monaco, sono in ottimi rapporti con mister Ranieri. Ho lavorato con lui ai tempi della Juventus. Chiaramente essere accostato ad un club dal potenziale indiscusso come quello del club francese non può che farmi piacere».

«Nel calcio può succedere di tutto. Però quando si ha la fortuna di giocare in una squadra come l'Atalanta, che mi ha dato tutto in queste due stagioni, le cose cambiano. Il mio primo obiettivo è quello di rimanere con i nerazzurri a vita».

E una volta conclusa l'esperienza calcistica, cosa farà Stendardo: rimanere nel calcio o fare a tutti gli effetti l'avvocato? «Voglio continuare a giocare ancora tanti anni. Il mio modello di riferimento è Javier Zanetti e non solo dal punto di vista calcistico. Detto questo, "del doman non v'è certezza". Non sempre tutto dipende da noi, staremo a vedere».

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