Foppa, niente Challenge Cup
La squadra: «Costa troppo»

Niente Europa per la Foppapedretti. La crisi economica continua a mordere e i budget di quasi tutte le società sono in crisi: la squadra bergamasca non fa eccezione. È per questo che in casa Foppa si è fatta una scelta: niente Challenge Cup.

Niente Europa per la Foppapedretti. La crisi economica continua a mordere e i budget di quasi tutte le società sono inferiori a quelli della passata stagione. E in questo campo, le casse della squadra bergamasca non fanno eccezione.

È per questo che in casa Foppa si è fatta una scelta: niente Challenge Cup. Una linea comunque condivisa da tutte le altre società italiane di pallavolo femminile, perché delle tre squadre aventi diritto, nessuna si è iscritta né alla Cev Cup, né alla Challenge Cup.

«Partecipare ad una di queste manifestazioni può arrivare a costare anche più di 100 mila euro - spiega il general manager della Foppapedretti, Giovanni Panzetti -, e in questi momenti non ha senso spendere queste cifre. Si può accettare di partecipare alla Champions League, perché è la manifestazione europea di maggior prestigio, ma non si spiega perché il calcio abbia solo due coppe europee e la pallavolo femminile ne abbia ben tre. Inoltre non esiste nessuna facilitazione per le squadre di un certo livello, come quelle azere, turche o italiane, che non possono inserirsi in una seconda o terza fase, ma sono costrette a partecipare fin dalla prima fase, con costi inaccettabili, quindi è giusto che partecipi solo chi ha la possibilità economica».

Tutto su L'Eco di Bergamo del 26 giugno

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