Stangata per Gillet: 43 mesi
Si attende processo per Mauri

Il procuratore federale, Stefano Palazzi, è andato in gol e per l'attuale portiere del Torino, Gillet, diventa difficile ribaltare un risultato che rischia di chiudere la sua carriera. La Disciplinare della Figc l'ha condannato a 3 anni e 7 mesi di stop per illecito.

Il procuratore federale, Stefano Palazzi, è andato in gol e per l'attuale portiere del Torino, Jean Francois Gillet, diventa difficile ribaltare un risultato che rischia di chiudere anzitempo la sua carriera. La Commissione Disciplinare della Figc, infatti, l'ha condannato a 3 anni e 7 mesi di stop per illecito nella presunta combine di Salernitana-Bari (del 23 maggio 2009) e per omessa denuncia per quella di Bari-Treviso (11 maggio 2008).

A poco serve la consolazione che uno dei due capi d'imputazione sia stato derubricato (Palazzi aveva chiesto 4 anni per due illeciti): a 34 anni l'ex portiere dei pugliesi se non riuscirà a rovesciare il verdetto nel processo d'appello al filone Bari-bis del Calcioscommesse previsto il 26 e il 27 luglio e poi, eventualmente, al Tnas, rischia di dover appendere i guantoni al chiodo.

Ma a reggere davanti alla Commissione presieduta da Sergio Artico è stato quasi tutto l'impianto accusatorio del procuratore con le sole assoluzioni di William Pianu e Nicola Strambelli (deferiti per illecito) e 20 condanne complessive.

A fare più rumore è quella del portiere belga. «La posizione di grande prestigio all'interno della squadra del capitano Gillet induce a ritenere logicamente altamente improbabile che l'accordo si potesse perfezionare senza il suo assenso», scrivono i giudici nel motivare la condanna per illecito nella partita con la Salernitana.

La Commissione smonta quindi la linea difensiva del portiere incentrata sulla mancanza della prova dell'effettiva ricezione del denaro affermando che «l'eventuale mancata percezione di un compenso in denaro, rilevante in sede penale, è di per sé assolutamente ininfluente ai fini della sussistenza» nella giustizia sportiva.

Per la partita con il Treviso, invece, «non è dato rinvenire la ragionevole certezza di un coinvolgimento», ma «risulta da più parti che ne avesse comunque avuto contezza». Tra gli squalificati c'è anche l'attuale capitano del Bari Francesco Caputo fermato per 3 anni e 6 mesi (come Bianco, Bonomi, De Vezze, Fusco, Guberti, Kutuzov, Parisi, Rajcic e Santoruvo).

È andata meglio agli ex compagni Nicola Belmonte, Massimo Bonanni, Corrado Colombo e Vitangelo Spadavecchia fermati 6 mesi (stessa pena per Donda e Ladino) grazie alla derubricazione in omessa denuncia. Peggio, invece, all'ex dirigente della Salernitana Cosimo D'Angelo (4 anni di inibizione) e ai calciatori Massimo Ganci (4 anni) e Gianluca Galasso (3 anni e 7 mesi).

Le difese sono già al lavoro per il processo d'appello. Ma quello di Gillet è soltanto un antipasto del procedimento relativo al filone cremonese che andrà in scena il 24 e 25 luglio (la sede è ancora da definire) e vedrà alla sbarra anche il capitano della Lazio, Stefano Mauri e il club biancoceleste (oltre a Genoa e Lecce) per le presunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio del maggio 2011.

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