Atalanta, l'ultimo giorno di mercato
dipenderà dal risultato con il Toro?

Sarà il risultato di domenica a determinare, l'indirizzo dell'ultima giornata di mercato? Ipotizziamo gli scenari. Se con il Torino arriveranno i tre punti sarà un conto, in caso di pareggio o addirittura (con anticipati scongiuri) di sconfitta, ne vedremo delle belle.

Sarà il risultato di domenica a determinare, alla fin fine, l'indirizzo dell'ultima giornata di mercato? Ipotizziamo gli scenari. Se con il Torino arriveranno i tre punti sarà un conto, in caso di pareggio o addirittura (con anticipati scongiuri) di sconfitta, ne vedremo delle belle.

I tifosi, noi compresi, auspichiamo, naturalmente, che Antonio Percassi e Pierpaolo Marino trascorrino un lunedì di assoluto e meritato relax. Viceversa non vorremmo essere nei loro panni, pressati da supporter e stampa pronti a invocarre a chiare lettere immediati interventi a destra e a manca. E qui chi più ne ha più ne metta. Si potrà spaziare, cioè, dal reparto difensivo al centrocampo o addirittura spostare l'attenzione sull' attacco che sembra già fornitissimo.

Il problema, però, come al solito è con il budget con una trentina di giocatori a libro paga, sembra quasi impossibile aggiungere altri stipendi senza aver piazzato i giocatori in esubero.

Più complicata la situazione se i nerazzurri dovessero pareggiare. Come interpretare un solo punto conseguito in due partite: la classica partenza al rallentatore di una squadra chiamata a proseguire il proprio rodaggio oppure il punticino porterebbe a suonare il campanello d'allarme di una situazione che rischia, sulla carta, di precipitare?

Apriti cielo, poi, se i granata di Ventura dovessero infilzarci. All'insegna della bartaliana memoria del “tutto sbagliato, tutto da rifare” si scatenerebbe immediatamante il finimondo. Altro che provvedere ad eventuali correttivi dei più modesti. I “soloni” chiederebbero di colpo la rivoluzione e i più zelanti proporrebbero, udite udite, la cacciata dell'allenatore. Vale la pena ricordare che all'insorgere della nota emergenza dello scorso gennaio, lo stesso club nerazzurro si tuffò, precipitosamente, sul mercato di riparazione offrendo ad alcuni veterani ingaggi di un certo spessore, con risultati, all'atto pratico, di scarsa entità.

Morale: di fronte a qualsiasi verdetto di domenica sera, allo stadio Azzurri d'Italia, converrà tenere la testa e i nervi a posto. Il cammino è ancora molto lungo e non è tempo, questo, di istituire processi di alcun tipo.

Arturo Zambaldo

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