Stendardo sui problemi del tifo:
Inorridito dai cori sui napoletani

L'Atalanta ha ripreso ad allenarsi in vista della partita casalinga all'ora di pranzo di domenica 20 al Comunale contro la Lazio e Guglielmo Stendardo ha parlato non solo del match alle porte, ma anche delle problematiche delle tifoserie italiane.

L'Atalanta ha ripreso ad allenarsi in vista della partita casalinga all'ora di pranzo di domenica 20 al Comunale contro la Lazio e Guglielmo Stendardo, ex di turno, ha parlato non solo del match alle porte, ma anche del tema di queste settimane: la discriminazione territoriale e le problematiche delle tifoserie italiane.

«Quando sento i cori contro i napoletani rimango inorridito perché bisogna conoscere la storia di una città come quella di Napoli - ha affermato il difensore atalantino -. Bisogna distinguere tra razzismo e goliardate: le leggi ci sono dal 1989 sulla discriminazione territoriale, il problema va affrontato a partire dallo stato, non solo a livello di calcio. La responsabilità oggettiva in alcuni punti dovrebbe essere modificata, perché non si può penalizzare una tifoseria intera per i cori di 4 deficienti. Bisogna beccare i colpevoli, ispirandosi a modelli tedeschi ed inglesi: guardiamo le loro esperienze, che in Europa sono le migliori. Bisogna smettere di essere ipocriti, bisogna passare dalle parole ai fatti. La tifoseria atalantina è impeccabile sotto questo punto di vista».

Finalmente è anche tempo di tornare a pensare al calcio giocato, anche perché in queste settimane prese di posizione diverse per livello culturale rispetto a quelle del colto Stendardo ci hanno fatto rimpiangere il già discusso e maltrattato pallone italico. Sarà partita dura e difficile per gli uomini di Colantuono, contro un avversario tosto come i romani. «Sono una delle più forti del campionato, dovremo affrontarla con determinazione, visto che possiede individualità importanti, in grado di fare la differenza, che ha ottenuto meno rispetto alle sue qualità. Abbiamo iniziato un lavoro fisico importante e questa settimana riusciremo a prepararla al meglio. Petkovic è una persona seria, per bene, che ha dimostrato di essere da Lazio sin dal primo anno e questo non è facile. Klose è uno dei giocatori più determinati, senza di lui cambia fino ad un certo punto perché c'è Floccari, un giocatore di prima fascia».

L'Atalanta si è risollevata e adesso i tifosi si chiedono quale sarà il suo vero volto: per Stendardo quello che conta è che non manchino mai determinate caratteristiche, che vanno oltre i valore tecnici. «Dovremo lottare fino alla fine, non siamo da primi dieci posti, bisogna fare attenzione perché il campionato riserva sorprese: dobbiamo raggiungere al più presto la quota salvezza, perché quest'anno sarà più difficile. Siamo riusciti a raddrizzare la classifica con un pizzico di fortuna: siamo consapevoli che le difficoltà ci sono e dovremo lavorare tanto. Credo che un punto contro la Lazio muoverebbe la classifica, ma abbiamo le carte in regola per giocarcela a viso aperto».

Sugli scudi è tornata anche la difesa davanti al sempre più forte Consigli, imbattuta da più di due gare: «È sempre bello non subire gol, ma ci sono sempre una serie di ingredienti a condizionare le partite, anche un pizzico di fortuna è stata determinante, soprattutto con il Chievo – ha concluso Stendardo -. Nelle ultime due vittorie abbiamo fatto vedere un atteggiamento mentale diverso, e questo ci deve contraddistinguere in ogni partita, fa parte del dna del giocatore, non lo alleni, altrimenti diventa massacrante. Ci sono caratteristiche che noi dobbiamo sempre avere, la fame , l'agonismo, l'alta concentrazione, l'atteggiamento da Atalanta. Noi difensori siamo sullo stesso livello: Yepes è fondamentale per i suoi trascorsi e gli insegnamenti che ci può dare».

Simone Masper

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