Sentenza Mannini-Possanzini
A e B, 15' di ritardo per protesta

Il consiglio dell'Associazione italiana calciatori ha deciso all'unanimità di ritardare di 15 minuti le partite del prossimo turno di A e B. La decisione è stata presa «in segno di solidarietà» per Daniele Mannini (Napoli, al tempo dei fatti in forza al Brescia) e Davide Possanzini (Brescia): l'Aic intende così protestare contro «la scandalosa sentenza di condanna» del Tribunale sportivo di Losanna che ha inflitto un anno di squalifica ai due giocatori per un ritardo di 25 minuti al controllo antidoping l'1 dicembre 2007 (Brescia-Chievo 0-3).
L'Associazione ritiene sproporzionata la punizione ai danni di Mannini e Possanzini «rispetto alla durata della carriera di un calciatore» e «ingiustificata sotto tutti i punti di vista». Sergio Campana, presidente dell'Aic, aggiunge che l'azione di protesta «ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'enormità del caso». Il messaggio è diretto a Coni e Federcalcio affinché sia rivista la normativa in materia.
L'ultima volta che le partite di campionato iniziarono in ritardo per protesta dell'Aic risale all'8 dicembre 2002: si cominciò anche allora 15 minuti dopo per solidarietà verso i giocatori Manitta del Messina e Bandini del Napoli, che erano stati aggrediti da tifosi nelle loro città.

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