Atalanta, Layun «il grissino»
è diventato un vero affare

Un giocatore messicano che arriva in Italia fa comunque notizia. Se è poi anche bravo e promettente come ha dimostrato di essere Miguel Layun all'Atalanta, rischia di diventare un affarone.

Un giocatore messicano che arriva in Italia fa comunque notizia. Se è poi anche bravo e promettente come ha dimostrato di essere Miguel Layun all'Atalanta, rischia di diventare un affarone.

Layun, 21 anni, soprannominato «palito de pan», cioè grissino, è stato un fulmine a ciel sereno nell'Atalanta. Quando i dirigenti nerazzurri, lo scorso gennaio, l'hanno visto su un dvd, sono rimasti subito colpiti dalla corsa di questo esterno che può giocare sia in difesa che a centrocampo. Il dvd l'ha portato Salvatore Fiore, che con Peppino Tirri ne cura gli interessi in Italia. L'Atalanta l'ha fatto seguire dal vivo da un suo osservatore di fiducia in Sudamerica e poi l'ha preso: un mese in prova, poi il contratto di quattro anni e poco meno di un milione di euro ai Tiburones Royos di Veracruz, serie B messicana.

L'Atalanta è intenzionata a tenerlo perché Layun in questo mese è cresciuto molto (sia in personalità sia nella padronanza del ruolo) e sta convincendo sempre di più anche Gregucci. Che lo sta provando spesso anche da terzino. Il messicano ha facilità di corsa, un buon destro, velocità di base considerevole. Sta migliorando anche nella fase difensiva , aspetto fondamentale se vuole fare il difensore. Può rivelarsi un jolly prezioso per la fascia destra.

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