Tiri liberi sul basket bergamasco
Attenzione ai proclami rischiosi

"Partiamo a fari spenti, senza proclami. A dimostrare il valore, possibilità e ambizioni dovrà essere soltanto il campo". È bravo, ad esprimersi in questi termini, il nuovo coach della Comark Treviglio, Simone Morandi, alla ripresa dell'attività agonistica. Non si tratta, una volta tanto, dell'usuale messaggio estivo inneggiante all' esagerato e banale ottimismo per coinvolgere al meglio piazza e quant' altri.

D'altro canto l'allenatore bresciano, reduce da buoni campionati a Lumezzane, a nostro avviso, deve essere ben conscio di avere tra le mani un quintetto fortemente rinnovato proprio nelle pedine di maggior spicco e per di più votato a frequenti confronti con quello ereditato dal suo collega Lino Frattin. Si ha un bel dire che la ex Intertrasport è mancata proprio nei decisivi playoff di maggio ma nessuno dimentica le applaudite prestazioni offerte puntualmente nel corso della stagione regolare. Sostenere, del resto, a priori che i sostituti di Gamba, Guarino, Rossi e Raschi saranno in grado di non farli rimpiangere sino in fondo o si è ricorsi alla sfera di cristallo oppure c'è qualcosa di cui anche alcuni qualificati addetti ai lavori non riescono a darsi una razionale spiegazione. Altra cosa sarebbe puntualizzare che giudiziosamente la società, visti i tempi che corrono, con gli innesti di De Min, Minessi, Moruzzi e del rientrante Degli Agosti ha ridotto la voce-ingaggi nel bilancio, riuscendo comunque a portare a Treviglio un poker di giocatori di indubbio rispetto.

Sintomatico può essere inoltre che, a differenza di dodici mesi or sono, dalla dirigenza non sia ancora uscita la parola "promozione" in Legadue in piena linea con il decifrabile invito di Morandi a non lasciarsi andare a rischiose promesse. Con questo attenzione a non ripiegare, di colpo, su pronostici che non lascino intravvedere un torneo all' insegna di risultati di una certa efficacia: anche se molto dipenderà dalla consistenza degli avversari, il team allestito a tavolino sui consueti imput dal general manager Euclide Insogna merita sin da adesso parecchia fiducia in attesa, però, di appropriate conferme sul parquet.

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