Maratona di New York
La classifica dei bergamaschi

Davanti, a guidarli tutti, c’è Migidio Bourifa, 40 anni e un tredicesimo posto che non vale solo il primato tra i bergamaschi, ma anche quello tra gli italiani: 2 ore 16 minuti e un secondo. Dietro, lungo i 42 chilometri e 125 metri della maratona più famosa del mondo, stiamo parlando di New York ovviamente, gli altri 48 bergamaschi che ai ritmi dell’atleta di Casnigo non possono nemmeno lontanamente pensare, ma che in fondo, ognuno col proprio passo, se la sono goduta lo stesso. Perché la gara sulle strade della grande mela è proprio questo: una sfida con se stessi, oltre a una grandissima e coinvolgente festa di popolo, quasi certamente la più partecipata della manifestazioni sportive «on the road».

E così, domenica, il gruppone dei bergamaschi – in tutto 59, tra cui una decina di ritirati, si è presentato puntuale con tre belle orette d’anticipo a Staten Island, ritrovo abituale per i maratoneti, collegato a Brookling dal famoso ponte di Verrazzano, quello di lì a poco ondeggerà sotto il peso di 42 mila partecipanti. Partenza attorno alle dieci, in tre scaglioni differenti proprio per evitare eccessivi intasamenti, e poi via lungo il percorso che, come di consueto, ha toccato i cinque quartieri di New York con una cornice di folla entusiasmante.

«Anche quest’anno – conferma Carlo Saffioti, presidente della commissione regionale Attività produttive alla sua quarta maratona newyorchese di fila – è stata una festa bellissima, con tantissimi partecipanti, gruppi musicali a ogni angolo di strada e due ali di folla che ti accompagnano costantemente fino a Central park». È qui che finalmente il cronometro si ferma. Quello di Saffioti, a New York assieme al collega Paolo Valentini capogruppo del Pdl al Pirellone, ha registrato 4 ore 13 minuti e 1 secondo, niente male se si considera che lo scorso anno il consigliere regionale aveva impiegato 4 ore 46 minuti e 5 secondi: oltre mezz’ora in meno e tanti saluti anche al «personale» di 4 ore 37 minuti e 15 secondi. «È andata bene, nonostante un po’ di pioggia e nonostante mi fossi presentato al via senza alcun “lungo” (gli allenamenti oltre i 25-30 chilometri, ndr) nella gambe: sono molto soddisfatto».

E gli altri? Tutti ovviamente hanno cercato di fare del loro meglio. Con risultati su cui ognuno adesso avrà tempo per gioire oppure recriminare. Eccoli: Cristina Baldelli 5.48.25, Cristina Bardotti 3.56.16, Andrea Baroni 4.30.27, Giorgio Barossi 5.14.41, Attilio Baruffi 4.16.59, Veronica Bassanelli 3.35.20, Daniel Bateson 3.59.06, Marco Benaglia 3.35.21, Marco Bolis 5.51.21, Marco Bragadin 3.48.24, Paride Roberto Butta 3.41.34, Luca Camozzi 4.06.22, Emilio Corna 3.18.07, Ferruccio Cretti 5.50.20, Domenico D’Ambrosio 4.30.38, Cinzia Dossena 5.48.25, Loretta Epis 5.04.39, Antonio Ferrara 4.51.12, Pierandrea Gibellini 4.52.14, Natalia Gotti 4.23.55, Adelio Invernizzi 4.17.19, Stefano Lancini 3.18.28, Davide Lazzaroni 4.11.36, Paolo Magoni 3.35.20, Sergio Mantovani 4.57.42, Gianmario Marzi 4.27.03, Stefano Minelli 4.20.51, Valter Roberto Mora 4.13.32, Cinzia Moretti 5.50.20, Mario Morosini 3.34.48, Luca Motta 3.14.34, Claudio Ongaro 3.36.39, Mauro Pagani 3.56.16, Carlo Paloni 4.16.55, Giovanni Parietti 4.02.25, Arcangelo Passirani 4.31.43, Giacomo Pedrini 4.23.04, Muarizio Pegno 4.24.42, Adele Persico 3.53.31, Andrea Pomesano 3.14.32, Paolo Pumpel 3.44.18, Marino Rocca 4.51.57, Marco Rota 4.41.14, Manuel Rovaris 4.07.30, Luinardo Rubertelli 3.50.18, Carlo Saffioti 4.13.01, Bruno Tacchini 5.22.07, Fabio Zampoleri 5.04.14, Marco Zanchi 3.00.18.

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