Armstrong, la prima combine
a 22 anni in un hotel di Bergamo

La prima combine di Lance Armstrong? A 22 anni in un hotel di Bergamo. E’ quanto scrive Il Corriere raccontando che Roberto Gaggioli, ciclista professionista, una sera di ottobre del 1993 ricevette in albergo la visita di Armstrong che gli «consegnò un panettone. Nella scatola centomila dollari ».

La prima combine di Lance Armstrong? A 22 anni in un hotel di Bergamo. E’ quanto scrive Il Corriere raccontando che Roberto Gaggioli, ciclista professionista, una sera di ottobre del 1993 ricevette in albergo la visita di Armstrong che gli «consegnò un panettone in confezione regalo . Nella scatola centomila dollari in biglietti di piccolo taglio».

«I soldi consegnati a Gaggioli - si legge sul quotidiano milanese - furono (una parte) del pagamento della prima combine della sua carriera. Una storia finora mai raccontata . Tutto comincia nella primavera del 1993. Thrift Drug, una catena di farmacie, mette in palio il più grande premio mai assegnato in una corsa ciclistica: un milione di dollari, garantiti da una polizza dei Lloyd’s di Londra, all’atleta che avesse vinto tre importanti corse del circuito Usa in venti giorni. La sfida si chiamava «Million Dollar Race» e il neoprofessionista Armstrong la prese sul serio. Vinse in volata la prima corsa in linea, a Pittsburgh».

«Poi affrontò la seconda, una prova a tappe in West Virginia, restando in maglia di leader dal primo all’ultimo giorno. Lanciata la sfida, tra Armstrong e il milione c’era solo la «CoreStates» di Filadelfia. Era la corsa del cuore dello «zingaro» Roberto Gaggioli che racconta: «È passato tanto tempo, ora posso parlare. Lance mi avvicinò prima del via. Disse che la mia squadra, la Coors Light, era d’accordo e mi parlò del compenso: centomila dollari. Capii che tutto era già deciso. A due giri dalla fine entrai nella fuga buona con Lance, Bobby Julich e alcuni italiani della Mercatone. A un segno di Lance mi voltai e feci finta di non vederlo scattare. Vinse per distacco». I soldi arrivarono quattro mesi dopo.

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