Atalanta, di nuovo verso l’Europa: diamoci dentro con la Salernitana

Il commento La prestazione con il Torino dimostra che gli atalantini possono mantenere gli obiettivi.

Gira e rigira, signori, siamo attaccati a numeri e tabelle per decifrare le possibilità d’ingresso in Europa a quattro giornate dal termine del campionato. Sette stagioni sportive or sono (non una vita) i calcoli erano circoscritti alla permanenza della squadra nella massima categoria. Un confronto da tenere presente in maniera rigorosa. Con il punticino strappato in qualche modo al Torino ci ritroviamo ottavi staccati di una lunghezza da Lazio e Fiorentina e a tre dalla Roma. Come dire aperta competitività per la corsa alla Coppa League e alla meno sontuosa Conference. Restando puntualmente fedeli al bicchiere mezzo pieno, ci viene incontro un calendario che ci prenota prenota le abbordabili Salernitana, Spezia ed Empoli e il furioso nonché altamente accreditato Milan. Mettendo in saccoccia nove punti con le tre sfide alla portata e auspicando qualche flop delle concorrenti dirette che ci precedono staccare il biglietto per una delle due competizioni internazionali sarebbe, quindi, possibile.

Sotto allora subito con la Salernitana che sta inseguendo con mister Nicola una miracolosa salvezza. Ma se accantoniamo il discorso-motivazioni non veniteci a raccontare che la Salernitana dispone di individualità da farci tremare i polsi. Suvvia, l’ottavo posto dei nerazzurri e la penultima posizione dell’undici campano sono lì da vedere. L’applaudita reattività della formazione allenata da Gian Piero Gasperini nella partita di recupero con i granata ha valutato che gli atalantini dispongonodi gambe, volontà e cuore in grado di mantenere i qualificati obiettivi. Aggiungiamo, infine, il valore aggiunto dei nostri tifosi protagonisti dagli spalti del Gewiss Stadium nel sostenere a mille la squadra in toto. Vi pare poco?

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