Atalanta, il dietrofront di Maran?
Puntare su un mister convinto

Il clamoroso dietrofront, a questo punto pressoché certificato, di Rolando Maran dalla panchina dell’Atalanta non dovrebbe rattristare un buon numero di tifoseria. Da ricordare, infatti, che alle recenti notizie del suo più che probabile arrivo a Bergamo pochi avevano pienamente condiviso la scelta della società.

Tra questi, comunque, noi che in un articolo di inizio settimana avevamo titolato «Maran, dna da Atalanta». Evidentemente, come si suol dire in questi casi, non avevamo fatto i conti con l’oste, ovvero in primis con il patron del Chievo, Campedelli il quale sembra ormai aver convinto l’allenatore a rispettare la durata del contratto a suo tempo concordata. Stando così le cose l’estenuante tentennamento di Maran nell’accettare le proposte dell’Atalanta ci porta a una definitiva considerazione. Meglio per l’Atalanta e pure per il mister trentino che si stia dando un taglio a un tormentone prolungatosi assai oltre il previsto. Sì perché affidare la gestione tecnica della squadra a un allenatore rimasto per un bel po’ indeciso sul da farsi per un motivo o per l’altro si sarebbe potuti partire a fine agosto in maniera discutibile. Al tempo stesso Maran rimarrà, così, su una piazza che rigorosamente lo ama in virtù dell’ottima stagione sportiva appena conclusa. Senza contare, poi, che in casa nerazzurra non mancano adeguate alternative per affidare il prossimo organico . I nominativi dei contattabili (alcuni già presi in considerazione) sono oltremodo noti, Gasperini, Pioli, Ballardini, Corini, Giampaolo, Oddo e chi più ne ha ne metta. Per non parlare di Reja tenuto sin qui (non casualmente?) in standby con gran parte dei supporter che ne saluterebbero soddisfatti l’ulteriore conferma.

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