Atalanta, perché il presidente Percassi
dovrebbe rinunciare al sogno europeo?

Ma perché mai l’Atalanta non avrebbe alcun interesse a rinverdire il sogno europeo? È un argomento sempre d’attualità visto che puntualmente una nutrita schiera di tifosi manifesta forti dubbi sulle reali intenzioni del presidente Antonio Percassi di voler sconfinare dal nostro Paese.

Ma perché mai l’Atalanta non avrebbe alcun interesse a rinverdire il sogno europeo? È un argomento sempre d’attualità visto che puntualmente una nutrita schiera di tifosi manifesta forti dubbi sulle reali intenzioni del presidente Antonio Percassi di voler sconfinare dal nostro Paese.

Da parte nostra, viceversa, riteniamo che il club nerazzurro abbia solo da guadagnarci a riaffacciarsi a una competizione estera. A beneficiarne l’intera immagine societaria, la possibilità di mostrare altrove le qualità dei giocatori in organico, eventuali entrate di euro dalla Uefa e da sponsor.

Buon ultimo se non da relegare al primo posto la soddisfazione, certamente in quantità industriale, dei supporter, nessuno escluso. Insomma, sfidiamo chiunque a portarci un solo elemento a sfavore. Nemmeno la presenza di un inadeguato stadio riuscirebbe a convincerci di gettare d’acchito la classica spugna.

Quale sarebbe il problema? Per le gare interne, infatti, ci si trasferirebbe, come più volte ipotizzato, a Modena. Bene, in tal caso, assisteremmo allo sprigionarsi della festosa mobilitazione in massa in Emilia rinverdendo, così, le mai dimenticate carovanone di pullman, allestite anni fa dal Centro Coordinamento Amici dell’Atalanta (centocinquanta pullman negli spareggi di Genova per la promozione in serie A dell’Atalanta allenata da Titta Rota).

A tagliare la testa al toro sulla volontà di non snobbare l’entrata in Europea furono contemporaneamente dirigenza, mister e giocatori alla sesta vittoria di fila, nello scorso torneo: tutti e tre dissero a voce alta che era arrivato il momento di credere nel prestigioso traguardo. Poi, purtroppo, a smorzare i palpabili entusiasmi pensò il Sassuolo con la per nulla annunciata vittoria, per di più, a Bergamo.

Spostandoci alla stagione agonistica, da poco iniziata, tanto per insistere sull’argomento, auspichiamo che a salvezza raggiunta (il più presto, naturalmente, possibile) si possa ancora alzare l’asticella senza, però, doverla di nuovo riabbassare. Chi non è d’accordo alzi la mano.

Arturo Zambaldo

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