Atalanta, Stendardo sì o no?
Pescara e Bologna se lo contendono

Agli ultra trentenni Migliaccio e Raimondi l’Atalanta ha rinnovato il contratto per altri dodici mesi. Appare incerta, invece, la conferma di Stendardo il cui contratto, comunque, scadrà il 30 giugno 2017.

Rumors di mercato parlano di probabile partenza dell’ «avvocato», destinazione Pescara, neopromossa in serie A o Bologna. Ma sono in parecchi, a Bergamo, che lo rivedrebbero volentieri, di nuovo, in nerazzurro. Dalla sua sta innanzitutto la professionalità evidenziata puntualmente allorquando è stato chiamato in causa nelle cinque stagioni disputate con l’Atalanta. A favore del trentacinquenne centrale difensivo gioca pure la necessità, oggi come oggi, di completare l’organico in quella specifica direzione.

Facciamo la conta: con i rientri di Paletta per fine prestito al Milan e di Cherubin (Bologna) e con la probabile cessione del rientrato Suagher risultano al momento attuale a disposizione di mister Gasperini soltanto Toloi e volendo Masiellocome centrali. Di sicuro il direttore tecnico Giovanni Sartori avrà già qualcun altro sottomano ipotizzando una pedina da titolare-titolare.

Diverso il discorso-Stendardo in quanto lo stesso è ormai abituato a iniziare il campionato partendo dalla panchina. Per, poi, smentire i più scettici e ritrovarlo con tanto di maglia da titolare al pronti via. È accaduto, del resto, anche nel passato torneo, promosso subito in campo e autore del primo gol contro il Frosinone alla seconda giornata. Altro aspetto pro Stendardo potrebbe essere l’avvicendamento tra Reja e Gasperini. Noti, infatti, i non ideali rapporti tra l’allenatore friulano e il giocatore campano sin da quando entrambi erano alla Lazio.

Fisico integro e voglia immensa di prolungare il più lungo possibile una carriera che lo ha visto giostrare con i colori di club titolati (Juventus, Napoli e la citata Lazio). Per questo, evidentemente, figura sul taccuino di società della massima divisione.

Arturo Zambaldo

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