Atalanta, Škrtel divide i tifosi
Ecco perché il difensore è utile

Martin Škrtel è giocatore d’esperienza che in una stagione complicata come quella che affronteranno i nerazzurri potrebbe far comodo: oggi, 9 agosto, ha firmato con i nerazzurri.

C’è chi storce il naso all’acquisto del trentaquattrenne slovacco, ex nazionale, Škrtel appena svincolato dal Fenerbahce, dopo tre campionati. È soprattutto l’età del difensore a non convincere parte della tifoseria nerazzurra. Certo, la carta d’identità non mente, ma bisogna tener conto di altri aspetti che hanno indotto la dirigenza ad ingaggiarlo.

Il suo biglietto da visita nell’ultima stagione parla di 27 presenze nella Liga turca, 7 in Uefa e 2 in Champions. Niente male. Interessante sarà vedere come e in che misura si inserirà nel pacchetto arretrato atalantino. In teoria dovrebbe essere stato chiamato a Bergamo per colmare la casella rimasta vuota dalla cessione di Mancini, prenotato dalla Roma da alcuni mesi. Tuttavia, il posto in squadra dovrà conquistarselo tenuto conto della concorrenza nel reparto. Vale la pena ricordare che davanti a Gollini scalpitano Toloi, Masiello, Palomino, Diymsiti con l’aggiunta dei giovani Ibanez e Varnier. Al tempo stesso, però, visti i sempre possibili imprevisti, lungo una stagione avere un giocatore in più in rosa è sempre positivo. Tanto più che l’Atalanta dovrà assolvere a impegni sui tre fronti: Campionato, Coppa Italia e Champions. E a proposito della competizione europea, una pedina carismatica di nome Škrtel potrebbe far comodo.

IL COMUNICATO DELLA SOCIETA’

L’Atalanta oggi, 9 agosto, ha comunicato in via ufficiale di aver ingaggiato Martin Škrtel, reduce dall’esperienza in Tuchia nel Fenerbahçe nelle ultime tre stagioni.Nato a Handlova (Slovacchia) il 15 dicembre 1984, Martin è un difensore. La sua carriera: quattro stagioni allo Zenit San Pietroburgo dal 2004 al 2007 con un campionato vinto, nove stagioni nel Liverpool dal 2007 al 2016 con 320 presenze in tutte le competizioni e una Coppa di Lega vinta, quattro volte nominato giocatore slovacco dell’anno, 103 presenze (terzo assoluto) nella sua nazionale (di cui è stato capitano per diversi anni prima di annunciare l’addio lo scorso febbraio), il traguardo delle 600 partite di club tra i professionisti a portata di mano (ora è a 597). Con 87 partite può vantare anche una grande esperienza nelle coppe europee.

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